Una situazione tutt’altro che infrequente. Ma, comunque, portatrice di conseguenze piuttosto serie e non solo per l’inquilino.
Senza contratto e, soprattutto, senza pagamenti attivi. Una situazione che, teoricamente, non dovrebbe riguardare neanche da lontanamente un inquilino ma che, nonostante questo, si verifica nemmeno troppo raramente. Con delle ripercussioni inevitabili, sia sull’inquilino stesso che sul proprietario dell’immobile in cui si trova in affitto. Innanzitutto sul piano civile: l’affitto in nero, infatti, a norma di legge risulta nullo, senza quindi effetti né sull’uno né sull’altro contraente. In pratica, senza nessuna possibilità di fare appello a un giudice qualora uno dei due contravvenga a delle regole non scritte.
Il conduttore conserverebbe i propri diritti solo nel caso in cui sia stato il locatore a imporre un accordo verbale, di fatto ponendolo come condizione irrinunciabile, non provvedendo quindi a registrare alcun contratto. Il rischio principale connesso a un contratto nullo, quindi, resta in buona misura orientato sull’impossibilità di farne valere il rispetto in caso di contrasto. Nemmeno in tribunale. Senza contare che, a norma fiscale, l’imposta di registro può essere posta a carico di locatore e conduttore, quindi richiesta indifferentemente sia all’una che all’altra parte in caso di evasione.
Sempre a norma di legge, alla registrazione del contratto di affitto dovrà far fronte, entro 30 giorni, il locatore. Tuttavia, l’omissione di tale pratica potrà produrre effetti anche sull’inquilino, in quanto l’accertamento fiscale sarà orientato anche su di lui. L’inquilino potrà comunque rivalersi sul locatore qualora dovesse essere lui a regolare la posizione. Resta comunque il fatto che un contratto in nero risulta comunque nullo, ovvero non solo non registrato ma anche senza effetti sui contraenti. In caso di contese, il giudice non potrà quindi intervenire in quanto, per legge, non esiste un accordo precedentemente stipulato.
LEGGI ANCHE >>> Cosa fare quando l’inquilino non va via in seguito allo sfratto
La totale nullità del contratto risulta solo nel caso in cui la mancata registrazione sia frutto di un’intesa. L’inquilino in nero non corre rischi in un solo caso: ovvero nel momento in cui il locatore abbia esercitato una pressione (considerata dalle sentenze in materia una “violenza morale”) tale da considerare il contratto frutto di una costrizione. Il caso tipo vede un inquilino che, dopo aver firmato un contratto regolare, viene rassicurato circa la sua registrazione dal locatore. Circostanza che, alla fine, non si verifica.