Analisi di medio termine sul future del Crude-oil, i prezzi continuano la loro fase rialzista con qualche rallentamento, che sia un segnale di inversione?
Il Crude-oil dopo i minimi di metà agosto, come avevamo previsto, ha subito una grande ripartenza che ha portato i prezzi nuovamente a girare in area massimi dell’anno 2021. Però bisogna tenere conto del fatto che, anche se la ripartenza del petrolio è stata importante, i prezzi hanno leggermente inclinato il trend a ribasso, infatti i massimi 6 luglio, 30 luglio e l’attuale di settembre, e i minimi 20 luglio, 23 agosto che sono i più importanti, ad oggi sono ribassisti, quindi di lungo termine è un segnale che può essere interpretato come di debolezza.
Bisogna anche tenere conto che dopo l’ultimo allungo forte del 15 settembre i prezzi sembrano essersi calmierati, senza però aver preso le aree più importanti di inversione, di conseguenza anche questo è da interpretare come un ulteriore segnale di debolezza, cosa che noi vogliamo sfruttare. Quindi nelle prossime sessioni, il focus sarà trovare e valutare attentamente le opportunità di vendita che il Crude-oil fornirà, per provare a prendere il movimento ribassista che ci aspettiamo verso fine mese e che toccherà il suo minimo nella prima metà di ottobre.
Aree di intervento e operatività di medio termine
Date le valutazioni fatte in precedenza e i livelli interessanti a cui si sta avvicinando il petrolio, come anticipato ci organizziamo per cercare un ingresso in vendita nelle prossime sessioni di trading. I prezzi si stanno avvicinando a due zone di resistenza di grande importanza che sono:
- L’area volumetrica storica che ha tenuto i massimi anche verso la fine di luglio che è il livello 74, una grandissima zona di resistenza e perfetta per le inversioni di trend.
- La mediana della forca di Andrews che passa sempre in area 74, gli estremi per generarla sono il minimo del 23 marzo, il massimo del 6 luglio e il minimo del 23 agosto, in questo caso la mediana ha un valore aggiuntivo in quanto è stata toccata parecchie volte dai prezzi negli ultimi mesi.
Quindi se i prezzi nelle prossime sessioni di trading, arriveranno a 74 noi ci posizioneremo in vendita per un’operatività di medio lungo termine.
Lo stop loss del trade lo andremo a posizionare sopra i massimi del 6 luglio che sono stati a 76,98 di un 50 punti, quindi a 77,50, che sono 350 punti dal nostro punto di ingresso quindi non eccessivi per un trade di questo genere. I target dell’operazione in questo caso sono 2 e entrambi molto allettanti, il primo è la grandissima area volumetrica a 68,70 che è una zona di forte distribuzione anche durante questo anno, mentre il secondo obbiettivo è la zona volumetrica a 63,80 che anche questo è un punto storico di distribuzione e lateralizzazione dei prezzi. Dal momento in cui i prezzi scenderanno sotto il supporto a 73, lo stop loss lo spostiamo in pareggio e iniziamo la nostra ricerca degli obbiettivi che ci siamo posti.