In arrivo i nuovi pagamenti dell’Assegno unico, arretrati inclusi. Ecco la procedura per chi ha ricevuto esito negativo alla richiesta.
Non manca molto tempo affinché l’Assegno unico passi da misura ponte a provvedimento effettivo. L’agevolazione che, a partire da gennaio, convoglierà su di sé i più importanti bonus familiari finora disposti, è stata avviata a partire dal mese di luglio ma, per ora, le erogazioni sono andate avanti senza grosse accelerate. Ora, però, tutto sembra in procinto di ottenere una svolta. A cambiare, infatti, è lo status della maggior parte delle domande inoltrate che, dopo il periodo di esame, stanno iniziando a ricevere le prime risposte.
In pratica, i pagamenti dell’Assegno unico si stanno avvicinando sensibilmente per coloro che hanno inoltrato domanda nei tempi immediatamente successivi al via. Lo stato delle domande, infatti, inizia a variare: da “In istruttoria”, si sta passando ora all’esito, “Accolta” o “Respinta”. Due situazioni diverse chiaramente: nel primo caso si procederà senza problemi all’incasso dell’agevolazione, nel secondo si dovrà seguire un iter specifico.
Le tabelle di riferimento, riportanti sia la cifra ottenuta che i requisiti base, sono state allegate al decreto legge n. 79/2021, con variazioni a seconda dell’Isee e del numero di figli a carico. Con maggiorazione di 50 euro per ogni figlio a carico affetto da disabilità. Ricordiamo che l’Assegno unico temporaneo sarà valido dall’1 luglio al 31 dicembre, per poi essere rimpiazzato dalla misura definitiva che aggregherà in un’unica agevolazione ben quattro bonus familiari. I pagamenti, peraltro, non saranno soggetti alle restrizioni imposte al Reddito di Cittadinanza, né all’obbligatorietà di impiegare tutta la somma incassata prima della ricarica successiva.
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Per quanto riguarda le domande respinte, si richiederà un’ulteriore accelerata ai contribuenti che ritengono di aver diritto all’Assegno unico. Dovranno provvedere infatti a effettuare una nuova domanda, qualora ritengano che nell’analisi dei requisiti vi siano stati degli errori, oppure ne abbiano commessi loro stessi al momento della compilazione. Presentando domanda prima del 30 settembre, consentirà di ricevere anche gli arretrati di luglio e agosto. Il pagamento dovrebbe pervenire entro 15 giorni dall’accettazione della domanda. L’unico arrivato finora è quello del mese di agosto, senza tuttavia gli arretrati. Ora arriva la prima accelerata. Unica eccezione, i percettori del RdC: dovranno infatti aspettare la ricarica ordinaria. Il che significa che l’importo dell’Assegno unico non arriverà prima del 27 del mese.