Come si effettua il calcolo degli anni contributivi ancora restanti? Per poter accedere alla pensione sarà necessario saperlo.
Montante contributivo, anni di contributi, importi maturati: l’argomento pensione richiede un’importante dose di tematiche per poter essere affrontato nella sua complessità. Tuttavia, qualora si abbia avuto la fortuna di avere una carriera lavorativa regolare, giunti a una certa età la domanda sul calcolo dei tempi rimanenti arriva in modo naturale. I calcoli, tendenzialmente, si iniziano a fare nel momento in cui si giunge in prossimità della pensione, oppure quando si acquisisce il diritto a presentare la domanda.
Chiaramente, per rispondere a una domanda di questo tipo occorre capire innanzitutto a quale pensionamento si sta andando in contro. Pensione anticipata, quella di vecchiaia, oppure gli scivoli: le strade sono diverse e va considerato anche il fattore cambiamento. La strategia di Quota 100, infatti, è in procinto di essere superata e, per il momento, il calcolo non può essere basato su tale strumento. Probabile che, a partire dal 2022, la riforma verrà completata offrendo una nuova pietra d’angolo per il calcolo del tempo rimanente.
Al fine di accedere alla pensione, è necessario aver raggiunto i requisiti richiesti. I quali, nello specifico, sono i contributi minimi e l’età anagrafica. Nel primo caso, la soglia necessaria è quella dei vent’anni, ovvero 1.040 settimane di versamenti ai fini pensionistici. Una regola base, valida sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata. Raggiunti i 67 anni, ovvero l’età anagrafica adatta per il pensionamento, sarà quindi necessario avere perlomeno vent’anni di contributi versati. In questo modo, si otterrà la cosiddetta “anzianità contributiva”. Per le anticipate, invece, servirebbero 42 anni di età e 10 mesi di versamenti. Trentacinque anni, invece, per Opzione Donna. Ben 30 per l’Ape sociale.
LEGGI ANCHE >>> In pensione senza contributi? Meglio mettersi l’anima in pace…
Il sistema più semplice e immediato per effettuare un estratto conto contributivo è richiederlo al proprio ente pensionistico. In questo modo, la procedura permetterà di accedere direttamente alle rimanenze attraverso un semplice iter online. Anche i patronati possono effettuare l’operazione anche se, va ricordato, si tratta sempre di estratti indicativi. Il calcolo preciso va infatti richiesto citando esplicitamente l’estratto conto certificativo (Ecocert). La procedura è messa a disposizione direttamente dall’Inps sul suo portale online. Basterà accedere a “Domanda pensione, ricostituzione, ratei, Ecocert, ape sociale e beneficio precoci”. Dopodiché si richiederà la certificazione su “Estratto conto contributivo”. Semplice e veloce.