Parrucchiere, estetiste e barbieri dovranno avere il Green Pass per continuare a tenere aperti i negozi. Ecco le regole per evitare multe e sospensioni dal lavoro.
Il nuovo Decreto approvato nella giornata di ieri, 16 settembre, obbliga tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, inclusi i lavoratori autonomi, a munirsi di Green Pass entro il 15 ottobre. Un mese di tempo per adeguarsi alle nuove direttive che coinvolgono anche parrucchiere, estetiste e barbieri. Gli operatori del settore dovranno procedere con la vaccinazione oppure effettuare un tampone ogni 48 ore – ricordiamo che tante farmacie applicano i costi calmierati – o mostrare il certificato medico che attesti l’impossibilità di effettuare la vaccinazione.
Ad oggi, né clienti né parrucchiere, estetiste e barbieri devono esibire il Green Pass per farsi una piega, la tinta, un taglio o fornire tale servizio. Questa “libertà” durerà fino al 15 ottobre quando le regole cambieranno e tutti i lavoratori dovranno avere la certificazione verde per continuare a svolgere la propria occupazione. Chi non la esibirà e reitererà nel reato incorrerà nella sospensione dal lavoro e nello stop dello stipendio. Nello specifico, le sanzioni verranno applicate a partire dal sesto giorno di assenza ingiustificata dal luogo di lavoro. Inoltre, scatteranno anche le multe per importi variabili da 600 a 1.500 euro.
Interessante novità introdotta dal nuovo Decreto riguarda la durata del tampone molecolare. Dal 15 ottobre non sarà più di 48 ore come l’antigenico rapido ma salirà a 72 ore. Inoltre, è stato approvato l’utilizzo del tampone salivare per l’ottenimento del Green Pass temporaneo.
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Oltre a parrucchiere, estetiste e barbieri avranno l’obbligo del Green Pass tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, i lavoratori di bar, ristoranti, pub, cinema, teatri, nonché i lavoratori autonomi titolari di partita IVA e chi lavora su tram, autobus, aerei, traghetti e treni. Collaboratori domestici, badanti e colf sono altre categorie coinvolte nell’obbligo così come negozianti e artigiani.
Dubbi emergono circa la necessità di avere il Green Pass per chi lavora in smartworking ma il Governo presto scioglierà i nodi mentre è stato chiarito che i tamponi sono a carico del lavoratore che sceglie di non vaccinarsi e di utilizzare questo metodo alternativo per accedere al luogo di lavoro.