Ecco dove è stato centrato il fortunato cinque al Superenalotto è quanto è valsa la vincita. Tutti i dettagli in merito
La fortuna è uno degli aspetti più imponderabili della vita. Alle volte gira le spalle e va via, ma in altre occasioni ci dà un assaggio di quanto può essere bella e sorprendente.
A tal proposito sono degli esempi calzanti le vincite al Superenalotto che non hanno in seno nessuna particolare abilità. Indovinare la combinazione dei numeri vincenti è solo ed esclusivamente dettato da quanto la dea bendata assiste ognuno di noi.
Però quando si vincono somme importanti ci si lascia andare alla gioia più profonda e magari a nuove prospettive di vita. Ed è proprio ciò che è successo a Sant’Arpino in provincia di Caserta, teatro di una delle ultime grandi vincite al Superenalotto.
Superenalotto: il guadagno della maxi vincita
Una persona di cui non si conoscono le generalità ha realizzato un cinquina da urlo, che gli è valsa addirittura 90mila euro (89.347,23 euro per l’esattezza). Il biglietto vincente è stato giocato presso la Caffetteria Marconi situato nell’omonima via.
Si tratta però di una gioia condivisa. È stata realizzata anche un’altra cinquina vincente, nello specifico a San Donato Milanese in provincia di Milano al Caffè Centrale di Piazza Tevere. Niente 6 nemmeno stavolta, l’appuntamento è ancora rimandato.
Il prossimo concorso prevede un Jackpot di 81,7 milioni di euro, davanti ai 10 milioni di euro dell’Eurojackpot e ai 39 milioni di euro dell’Euromillions. Dunque premi piuttosto ingenti, che in tanti sperano di potersi aggiudicare.
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Ad ogni modo è sempre bene rimarcare che il gioco deve essere vissuto come tale e non come una possibilità di guadagno. Giocare un biglietto ogni tanto va bene e può risultare divertente, ma quando si trascende nell’ossessione significa che la situazione è sfuggita di mano e si sfocia nella mera ludopatia.
Per rendere chiaro il concetto può vincere al Superenalotto una persona che ha fatto la sua prima giocata nella vita mentre una che gioca tutti i giorni potrebbe non vincere mai. Quindi, giocare si, ma con giudizio.