Lo stop agli oneri di sistema sembra essere la mossa scelta dal Governo per dare un taglio ai rincari del 40% previsti sulle bollette di luce e gas.
La batosta annunciata per le famiglie e le imprese italiane si può fermare. L’aumento delle bollette di luce e gas previsto dal mese di ottobre può essere ammortizzato dicendo addio agli oneri di sistema. Parliamo di spese aggiuntive addebitate al contribuente per coprire i costi legati al sistema elettrico e che corrispondono al 21,8% dell’importo totale delle bollette. La somma che tutti noi paghiamo, infatti, non corrisponde unicamente ai consumi reali di luce e gas ma include una serie di voci che incidono sulla cifra totale. L’intenzione del Governo è di andare a toccare questi oneri aggiuntivi per evitare il quadruplicare dell’importo previsto a causa dell’aumento del costo dell’energia elettrica.
La misura per evitare il rincaro delle bollette del 40%
Sul tavolo dell’esecutivo si sono accumulati tre piani per fermare il rincaro del 40% delle bollette. Tra le diverse soluzioni, l’opzione migliore sembrerebbe essere quella legata allo stop degli oneri di sistema. Il costo finale di una bolletta di una famiglia tipo che consuma energia elettrica per una media di 2.700 kwh all’anno e una potenza di 3 kW e ripartita secondo differenti variabili. Il 17,5% dell’importo è legato alle spese di trasporto e alla gestione del contatore, il 12,6% alle imposte, il 7,5% alla commercializzazione al dettaglio, il 51,7% ai costi di approvvigionamento e il 10,7% agli oneri di sistema.
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Cosa includono gli oneri di sistema
Una voce inclusa negli oneri di sistema è l’Asos, oneri generali riguardanti il sostegno delle energie da fonti rinnovabili e la cogenerazione CIP 6/92. Troviamo, poi, l’Arim, i rimanenti oneri generali. In precedenza altre voci erano le agevolazioni al settore ferroviario, gli oneri nucleari, gli oneri per il bonus elettrico, la ricerca di sistema, le agevolazioni alle industrie energivore e altre componenti che sono state escluse dal 1° gennaio 2018.
Altre imposte in bolletta sono le accise sui consumi, l’Iva del 10% per le utenze domestiche e del 22% per le utenze non domestiche e il canone Rai (almeno per il momento). Stesso discorso per le bollette del gas dove gli oneri di sistema pesano in media circa il 4,68% ed includono i costi di commercializzazione, il recupero di oneri per morosità e il bonus gas. Altre percentuali che fanno lievitare la bolletta sono il 16,16% della gestione del contatore e il 35,6% delle imposte ma possono variare in base ai consumi e alle addizionali regionali.