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Fisco e tasse

Siamo nel mirino del Fisco? Ecco quando la risposta è positiva

Come sapere se si è finiti nel mirino del Fisco? Per rispondere occorre conoscere i movimenti che fanno scattare le verifiche dell’Agenzia delle Entrate. 

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Irregolarità e discrepanze nei dati forniti con la dichiarazione dei redditi sono per il Fisco il segnale di possibili movimenti illegali. La corretta compilazione del 730 è fondamentale per non rischiare di allarmare l’Agenzia delle Entrate e di subire un blocco del pagamento del rimborso. E’ bene sapere che le possibilità di controlli aumentano nel momento in cui completando il modello 730 pre-compilato si mettono in atto delle modifiche. Reddito e imposte sono informazioni che il Fisco tiene costantemente nel mirino e, di conseguenza, eventuali cambiamenti in tal senso potrebbero indurre l’ente ad iniziare degli accertamenti.

Quando si è nel mirino del Fisco

I mesi estivi sono dedicati alla compilazione del 730. Alcuni utenti scelgono di lasciarsi aiutare da Caf e patronati, altri dal commercialista, altri ancora optano per l’invio in autonomia utilizzando la versione pre-compilata messa a disposizione dei contribuenti nel portale dell’INPS. In quest’ultimo caso occorrerà prestare attenzione ai cambiamenti relativi al reddito e alle imposte. Ritocchi e modifiche delle sezioni dedicate, infatti, creano dubbi al Fisco e i controlli partiranno quasi sicuramente.

Allo stesso modo, qualora venissero rilevate incongruenze o incoerenze tra i dati forniti dal contribuente e le informazioni che l’Agenzia delle Entrate utilizza come parametri di riferimento potrebbero scattare accertamenti. Un altro motivo di verifica è il superamento dei 4 mila euro come importo del rimborso. Ricapitolando, si può finire nel mirino del Fisco per una disparità eccessiva tra la dichiarazione dei redditi attuale e quella dell’anno precedente oppure per un dislivello rilevante tra i dati presi da enti esterni e quelli forniti nel 730. Ma come avere la certezza dei controlli?

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Come accertare l’avvio dei controlli

Il contribuente non resterà ignaro delle azioni del Fisco. Verrà, infatti, informato mediante comunicazione scritta dell’avvio dei controlli e avrà modo di spiegare e giustificare con prove certe i suoi movimenti e i dati forniti. Il messaggio di notifica del blocco arriverà tramite e-mail nel caso in cui il modello 730 sia stato inviato tramite il portale dell’INPS. In alternativa, avendo inviato il 730 con l’aiuto del Caf o di altri enti, il contribuente verrà informato dei controlli dal soggetto che ha fornito assistenza entro sei mesi dal termine ultimo previsto per l’invio della dichiarazione dei redditi.

Published by
Valentina Trogu