Bollette, aumento del 40% no grazie: le possibili soluzioni del Governo sono realizzabili?

Per evitare l’aumento del 40% delle bollette, il Governo sta valutando tre possibili soluzioni che richiedono la presenza di fondi sostanziosi. Draghi ha le armi per tutelare i cittadini?

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La notizia dilaga già da qualche giorno, il prezzo della corrente elettrica è quadruplicato e, di conseguenza, dal 1° ottobre si assisterà a rincari notevoli sulla bolletta. Una batosta per famiglie e imprese che si aspettano un aiuto da parte del Governo. Le buone intenzioni ci sono, a detta del ministro della Transazione Ecologica Roberto Cingolani, ma si può dire lo stesso per i fondi a sostegno dei progetti?

Quali sono i piani per contrastare l’aumento del 40% sulle bollette

La brutta notizia parla chiara, fino a 500 euro in più in bolletta a famiglia in seguito all’aumento del 40% del costo della corrente elettrica. Il rincaro è eccessivo e metterà in difficoltà tante famiglie e imprese. L’intervento del Governo è fondamentale e il ministro Cingolani ha garantito che l’esecutivo è al lavoro per trovare e mettere in pratica delle soluzioni.

Al momento ci sono tre piani sul tavolo. La prima opzione è la riduzione dell’Iva in relazione all’elettricità e al gas. La seconda riguarda una manovra sugli oneri di sistema mentre la terza via prevede l’erogazione di bonus sociali. Belle intenzioni, ma i fondi per realizzarle ci sono? I due/tre milioni di euro avanzati dai provvedimenti dedicati ad arginare le problematiche del Covid 19 sono ora destinati all’abbattimento del defici, cosa rimane per contrastare l’aumento del 40% delle bollette?

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Quanto costano le soluzioni dell’esecutivo

Il taglio dell’IVA è l’intervento più costoso sul tavolo dell’esecutivo. La riduzione prevista per l’elettricità è dal 10% attuale fino al 4% per le utenze domestiche e alcune imprese. L’idea della manovra sugli oneri di sistema, invece, coinvolge i costi destinati al finanziamento della ricerca, al sostegno delle energie rinnovabili, al decommissioning delle centrali nucleari. Una parte di questi costi dedicati al secondo semestre del 2021 potrebbero cambiare destinazione d’uso e servire per arginare l’aumento del 40% nelle bollette. La copertura è per le spese che pesano fino al 20,01% sulla bolletta della luce e fino al 4,38% sulla bolletta del gas.

La terza idea, quella dei Bonus Sociali, affiancherebbe le iniziative di sconto già presenti per le famiglie più povere, con ISEE fino a 8.265 euro. Le misure già in atto sono costate nel 2020 circa 136 milioni di euro al Governo; i bonus sociali richiederebbe una spesa ancora maggiore.

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