Tecniche di vendita abili e raffinate. Il supermercato non è solo il luogo della spesa ma anche di un’abile strategia di marketing.
Risparmiare sì, ma anche spendere di più e non accorgersene nemmeno. Nel supermercato può accadere davvero di tutto, rendendo una giostra complessa anche un gesto all’apparenza fra i più semplici, come fare la spesa. In gioco, infatti, non c’è solo il bisogno di questo o di quel prodotto ma anche delle vere e proprie strategie di marketing, adottati dalle cattedrali del consumo per riuscire a vendere di più. Niente di strano ma, al momento del conto in cassa, potrebbero esserci brutte e impreviste sorprese.
Il marketing, infatti, è spesso invisibile. E se è vero che con un po’ di attenzione si riesce a risparmiare qualcosa, lo è anche il fatto che, molto spesso, siamo indotti a comprare prodotti anche superflui ma che, in quel momento, possono sembrarci importanti. O che, semplicemente, siamo indotti ad adocchiare per via di una certa confezione o per un prezzo apparentemente conveniente rispetto al prodotto stesso. Vere e proprie tecniche di vendita che rendono il supermercato un luogo da prendere con le molle.
Quattro, in buona sostanza, le tecniche migliori di un supermercato per vendere i propri prodotti. A partire da un compagno fidato e apparentemente innocuo della nostra spesa, come il carrello. Attenzione a non sottovalutarlo. Si tratta di uno strumento di estrema comodità e che permette al cliente di concentrarsi al massimo sugli acquisti. Vedere un carrello mezzo vuoto, farà pensare a quest’ultimo di non aver speso così tanto oppure di non aver ancora comprato abbastanza. E gli esperti di marketing lo sanno bene. Occhio anche alla disposizione dei reparti. Dopo i primi scaffali incontrati, ecco presentarsi quelli di gastronomia (macelleria, pescheria, addirittura pasticceria). Ovvero quelli dove si spende di più e che, a inizio spesa, non rinunciamo di trascurare.
LEGGI ANCHE >>> Supermercato, attenti agli sconti: la trappola è dietro l’angolo
Capitolo prezzi. A metà della spesa, ecco spuntare i vari cartelli che espongono i prezzi. La maggior parte dei quali non rinuncia al suo “,99” finale. Una strategia vincente. Vedere un 2,99 euro piuttosto che un 3 euro, induce erroneamente a credere che vi sia un risparmio. La mente umana, infatti, paradossalmente arrotonda per difetto anziché eccesso, convincendosi di star spendendo una cifra più vicina al 4 che al 5. Infine, un altro errore del cliente compare nel cosiddetto 3×2. Al netto delle nostre convinzioni, uno dei tre prodotti acquistati non è gratis ma riceve solo uno sconto del 33%. Ma gli esperti del marketing sanno bene che il ragionamento sarà quello della semplice formula. E allora ecco che il gioco è fatto. Si compra di più e si spende di più.