Inserito in bolletta a cadenze bimestrali, il Canone Rai è una tassa inclusa nella bolletta dell’elettricità. Per molti ma non per tutti: a qualcuno tocca l’F24.
Una tassa detestata ma che resiste alle varie riforme del sistema contributivo. Il Canone Rai resta un compagno fedele della nostra bolletta dell’utenza elettrica, alla quale si aggiunge nella somma prevista per il pagamento dell’offerta televisiva pubblica. E, più in generale, del fatto stesso di avere un televisore in casa. A ogni modo, per quanto sia un procedimento standardizzato, non sempre tutto va per il verso giusto. Esistono dei casi, infatti, in cui il versamento dovrà seguire vie alternative rispetto al semplice pagamento della bolletta.
Per qualche utente, infatti, sarà necessario infatti provvedere al saldo del Canone Rai recandosi all’ufficio postale per il pagamento di un modello F24. Niente addebito automatico quindi, e un’ulteriore scadenza da tenere bene a mente. Una divergenza dal percorso standard istituito nel 2016, quando si è deciso che l’intestatario di un’utenza elettrica residenziale possedesse aprioristicamente anche un televisore. Ed ecco quindi che l’importo, pari a 90 euro annui, ha iniziato a comparire regolarmente in bolletta, coi suoi 18 euro bimestrali.
Canone Rai, gli esclusi dall’addebito automatico: ecco come pagare
Gli italiani non hanno mai pagato volentieri il Canone Rai. E, anzi, esiste una dichiarazione sostitutiva che consente di dichiarare il non possesso dell’apparecchio e, quindi, evitare il pagamento. Un caso di esenzione riguarda anche gli over 75 con reddito non superiore a 8 mila euro, i quali dovranno comunque presentare apposito modulo per richiederla. Chi è, dunque, che resta fuori dal sistema di addebito automatico? Può accadere, ad esempio, che un inquilino viva in affitto in un appartamento, risultando quindi non intestatario dell’utenza elettrica. Il Canone Rai però, dal momento che il televisore è un bene fruito da lui, deve pagarlo proprio l’inquilino.
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In questo caso, l’inquilino dovrà provvedere al pagamento tramite il modello F24. Così come accade anche ai cittadini che usufruiscono di una fornitura elettrica al di fuori delle reti interconnesse con la rete di trasmissione nazionale. Occhio quindi alle scadenze. Per il Canone Rai 2021, un’opzione era il pagamento al 31 gennaio in un’unica soluzione (data ormai già in archivio). Oppure il pagamento in rate semestrali, al 31 gennaio e al 31 luglio. E ancora, quattro rate trimestrali: 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre. In caso di sabato o festivo, la scadenza si protrarrà al primo giorno lavorativo utile. Per quanto riguarda i codici tributo, si tratta del TVRI per il rinnovo e del TVNA per un nuovo abbonamento.