Il canone Rai è una tassa obbligatoria, ma in alcuni casi è possibile ottenere il rimborso. I casi specifici in cui ciò è possibile
Il Canone Rai è una tassa da cui nessuno può sfuggire. Dopo anni in cui molti cittadini lo hanno evaso, da quando è stato inserito nelle bollette dell’energia elettrica è praticamente impossibile da eludere.
Il costo complessivo è di 90 euro annuali spalmati sulle varie fatture della luce che ci vengono recapitate ogni due mesi. Esistono delle rare circostanze in cui si può evitare questo costo, che alla lunga può essere piuttosto pensante. Per poter presentare l’apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate bisogna rientrare in una delle seguenti casistiche.
Canone Rai: i casi in cui è possibile richiedere il rimborso
Fondamentalmente sono due le categorie che se hanno già provveduto al pagamento possono richiedere la restituzione del denaro. Se invece l’importo non è stato corrisposto, si può procedere con l’esonero, che richiede però una serie di regole e tempistiche differenti.
Per quanto concerne i soggetti potenzialmente rimborsabili sono gli anziani over 75 con un reddito annuo al di sotto degli 8000 mila euro o coloro che riescano ad appurare il mancato possesso di un apparecchio televisivo in casa.
Esistono anche altre particolari eccezioni, probabilmente meno conosciute, ma al tempo stesso molto importanti. Ecco quali sono.
- Esenzioni per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio militari e diplomatici stranieri). Naturalmente è prevista un’apposita dichiarazione sostitutiva.
- Chi ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture dell’energia elettrica e contemporaneamente ha corrisposto l’importo previsto anche con un’altra modalità, attraverso la pensione,
- Coloro che hanno corrisposto il tributo attraverso la modalità classica delle bollette elettriche e si è accorto che ha compiuto la medesima operazione anche da un altro componente della stessa famiglia anagrafica.
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Il modello può essere inviato telematicamente dal titolare dell’utenza elettrica, mediante il sito web dell’Agenzia delle Entrate. L’alternativa è la presentazione tramite raccomandata (con in allegato un documento valido) al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
Il rimborso sarà erogato direttamente dalle società di fornitura elettrica mediante accredito alla prima fattura utile. Laddove non sia l’impresa a farlo, sarà direttamente l’Ade a disporre il risarcimento.