Attenti ai contributi mancanti per andare in pensione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Il lavoro nobilita l’uomo, in quanto permette di attingere a quella fonte di reddito necessaria per riuscire a soddisfare le varie esigenze quotidiane. A partire dall’alimentazione fino ad arrivare all’abbigliamento, d’altronde, sono tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Allo stesso tempo non si può negare come spesso il lavoro si riveli essere anche fonte di preoccupazione, per via dei vari impegni e scadenze da rispettare.
Non crea, pertanto, stupore il fatto che siano in molti a non vedere l’ora di accedere al trattamento pensionistico. A tal proposito, come noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti sia dal punto di vista anagrafico che dei contributi versati. Proprio soffermandosi su quest’ultimi, si invita sempre a controllare che tutto vada per il verso giusto e che il proprio datore di lavoro provveda regolarmente al versamento dei contributi. Ma come fare? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Pensione, attenti ai contributi mancanti: come comportarsi
In attesa di scoprire quali novità porterà con sé la riforma delle pensioni, è bene prestare sempre particolare attenzione alla propria posizione contributiva. In alcuni casi, infatti, può purtroppo capitare che all’Inps non risulti il relativo versamento. Una situazione che può dipendere dal mancato adempimento da parte del datore di lavoro, oppure da qualche problema imputabile allo stesso ente di previdenza.
Proprio al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, il nostro consiglio è quello di consultare il cosiddetto “estratto conto contributivo”, accessibile direttamente dal sito dell’Inps. Grazie a tale documento, infatti, è possibile ottenere un riepilogo della propria posizione contributiva e verificare che tutto sia in regola. Nel caso in cui risultino alcuni contributi mancanti, quindi, è possibile risolvere la situazione, semplicemente inviando all’ente di previdenza la documentazione in grado di attestare l’avvenuto versamento.
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Un’operazione di per semplice, ma molto importante svolgere il prima possibile. Nel caso in cui dovessero trascorrere più di 5 anni, infatti, i contributi cadrebbero in prescrizione. Il soggetto interessato, quindi, non deve fare altro che segnalare la situazione all’Inps, attraverso i servizi online, disponibili sempre sul sito dell’ente. Non bisogna fare altro che accedere alla sezione “segnalazione contributiva”, cliccare su “posizione assicurativa” e il gioco è fatto.