Preparare il caffè con macchinette e capsule è senza dubbio rapido e, per certi versi, più gustoso. Ma potrebbe non essere altrettanto salutare.
Chi ha provato il piacere del caffè saprà bene quanto valore assuma il momento dedicato. La mattina come dopo i pasti, o magari a metà pomeriggio… La pausa del caffè va assaporata non solo nel sapore ma anche nel conforto che porta. Con i colleghi o da soli, con la propria famiglia o con gli amici, basta il semplice odore in uscita dalla moka per rasserenare gli animi. Per chi ne è cultore quel tanto che basta, il solo pensiero di rinunciare a un momento simile farà tremare i polsi.
Nessuno prospetta una situazione così drastica ma, secondo una ricerca condotta dall’Università del Connecticut, un piccolo problema potrebbe esserci. Non tanto legato al caffè in sé, quanto a uno strumento diventato sempre più utilizzato negli ultimi anni. Le capsule naturalmente. Rapide, veloci, dagli aromi praticamente infiniti: anche in questo caso, il solo pensare di potervi rinunciare è qualcosa di scioccante. Eppure, secondo i ricercatori, è bene andarci piano.
Caffè in capsula: ecco il rischio secondo i ricercatori
Le capsule di caffè, per quanto siano ormai largamente utilizzate nel quotidiano, potrebbero nascondere qualche insidia. Stando allo studio pubblicato sulla rivista Current Research in Toxicology, non solo sarebbero potenzialmente dannose per l’ambiente ma, addirittura, anche per la nostra salute. Questo perché agirebbe una componente chimica in grado di alterare gli ormoni e che, spesso, si troverebbe proprio all’interno delle capsule. O meglio, generarsi al momento di preparare il caffè con il procedimento delle macchinette. I ricercatori parlano di interferenti endocrini migrati dalla plastica. Si tratta di sostanze estrogeniche che, in quanto tali, potrebbero interrompere la regolazione ormonale del corpo.
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Il meccanismo potrebbe essere innescato dal processo di fermentazione che, durante la preparazione del caffè, agisce sulla cialda in plastica. Durante il procedimento, infatti, accanto alla pressione si aggiunge anche un’alta temperatura, combinazione di fattori che potrebbe portare i prodotti chimici alla contaminazione della polvere di caffè conservata all’interno della capsula. Una situazione in fase di analisi e, almeno per il momento priva di dati a supporto. Tuttavia, un primo allarme lanciato a quello ambientale. Sì perché finora il problema principale riguardava lo smaltimento delle capsule. Chissà che, fra poco, non vi sarà un’altra ragione per scegliere il caffè alla vecchia maniera.