Si allunga l’elenco dei prodotti ritirati dal mercato perchè contaminati da sostanze dannose per l’organismo umano.
Ancora ritiri nei supermercati per quel che riguarda prodotti alimentari contaminati da sostanze pericolose per l’organismo umano. Stavolta è toccato alla pasta biologica di lenticchie, riso rosso e curcuma ed alla pasta biologica di fave. Non è chiaramente il primo episodio che si verifica nel breve periodo. Ricordiamo tutti i gelati marca Mars Italia, salumi e formaggi e snack di vario tipo. Il Ministero della Salute ancora una volta interviene.
I prodotti ritirati in questione sono del marchio Pastificio Fiorentino Renaissance. Motivo ufficiale del ritiro di tali prodotti dai supermercati è la “probabile contaminazione con 2-cloroetanolo e ossido di etilene”. A questo punto i cittadini appaiono più preoccupati che mai considerata la mole di prodotti che nelle ultime settimane è stato ritirato dal mercato. Coinvolti numerosi grandi marchi della grande distribuzione nazionale nel corso degli ultimi episodi.
Prodotti ritirati dal mercato, il dettaglio su scadenza dei lotti a rischio
Il lotto ritirato prevedeva confezioni da 250g di pasa di lenticchie, riso rosso e curcuma con Tmc 28/12/2023, i formati calamarata, risoni, paccheri e penne, le confezioni da 250 grammi della pasta di fave, riso rosso e curcuma con il Tmc 08/01/2024 dei formati calamarata, paccheri e fusilli, e con il Tmc 28/12/2023 nel formato risoni. Produttore della pasta ritirata è l’Azienda Agricola Bio Floriddia C. da Pasta Natura Srl nello stabilimento di via Agricoltura 10, a Busca in provincia di Cuneo.
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Altra segnalazione arriva dallo stesso Ministero della Salute in merito alla presenza del sempre presente, purtroppo, ossido di etilene in alcuni gelati confezionati in diversi lotti dei marchi Nuii e Milka. Ossido di etilene nell’ingrediente particolare, farina di carrube, stesso identico fattore che ha causato i ritiri di numerosi prodotti alimentari nelle scorse settimane. I cittadini cominciano a temere questo tipo di vicende che sempre più spesso si susseguono. Troppi casi nelle ultime settimane, i consumatori finali iniziano ad avere poca fiducia in certi marchi, logica conseguenza di ciò che da troppo tempo arriva alle cronache quotidiane.