Evitare i controlli del Fisco è possibile se si conoscono le giuste operazioni da effettuare per non richiamare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate.
Nella lotta contro il riciclaggio, l’evasione fiscale e il finanziamento al terrorismo vengono coinvolti non solo i responsabili di atti criminali ma anche i semplici e onesti cittadini. Il contante sta per essere messo al bando, tanti sportelli ATM stanno chiudendo, prelievi, versamenti e bonifici sono sottoposti a rigide regole. Il contribuente che paga le tasse e risparmia faticosamente del denaro sul conto corrente cerca di stare al passo con tutte le nuove direttive ma può capitare di compiere un’operazione “sbagliata” e attirare l’attenzione del Fisco. A questo punto dovrà rispondere delle sue azioni ed essere soggetto a fastidiosi controlli e verifiche. Diventa, così, di fondamentale importanza conoscere le mosse giuste da effettuare per evitare i controlli del Fisco.
Piccole strategie possono aiutare i contribuenti ad evitare i controlli del Fisco. Conoscendo l’importanza dell’uso del contante nel riciclaggio, per esempio, diventa opportuno e consigliabile procedere con il pagamento attraverso mezzi tracciabili. Utilizzare carte di credito o bonifici rende le operazioni chiare ad una lettura dell’Agenzia delle Entrate che non richiederà altri controlli. Il riferimento non è solo per importi superiori ai 1.000 euro per cui sarà vietato il pagamento in contanti dal 1° gennaio, ma anche per somme inferiori.
I primi controlli del Fisco concentrano l’attenzione sulla dichiarazione dei redditi e sulle spese che il contribuente sostiene. Qualora l’ente rilevasse una incongruenza tra redditi dichiarati e spese sostenute potrebbe far scattare ulteriori verifiche. Di conseguenza, occorre dichiarare tutti i redditi in entrata per dimostrare di avere le disponibilità necessarie per affrontare tutte le spese registrate. In caso contrario il Fisco potrebbe ipotizzare entrate in nero e proseguire con gli accertamenti.
Il contribuente deve prestare attenzione all’importo dei prelievi che non dovrà essere né troppo elevato, al di sopra di determinate cifre i controlli partono automaticamente, né troppo bassi. A questo proposito diventa fondamentale anche la tempistica. Il Fisco si insospettirà se due prelievi avvengono in periodo di tempo molto distanti. Il dubbio sarà sempre lo stesso, ci sono entrate in nero che consentono di non dover effettuare prelievi?
La vita quotidiana ha un costo e le spese registrate dovranno certificare che i pagamenti avvengono con soldi ottenuti legalmente.
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Nel momento in cui si eroga o si richiede un prestito ad amici o parenti è fondamentale certificare in forma cartacea il contratto stipulato. Un atto scritto e datato è la soluzione migliore da fornire come “prova” nel momento in cui occorrerà giustificare uno spostamento di denaro da un conto all’altro.
Allo stesso modo, in caso di bonifico è essenziale che la causale sia precisa e completa. Il motivo alla base dell’invio di denaro deve essere esposto nei dettagli per evitare i controlli del Fisco.