C’è ancora chi ci casca: stavolta una donna che vendeva mobili online, ha abboccato alla truffa del bancomat
Una nuova truffa del bancomat in Italia. Stavolta la vittima, arriva da Ferrara, Emilia-Romagna. Una donna, che aveva inserito un annuncio di vendita su un noto portale: subito.it . La donna ferrarese nello specifico, vendeva mobili usati a 420 euro l’uno ed avrebbe dovuto sapere di dover fare molta attenzione, soprattutto in questo periodo. Infatti, il phishing è sensibilmente aumentato durante la pandemia.
Più o meno, questo tipo di malviventi, agiscono nello stesso modo. Una telefonata, dove si fingono interessati all’acquisto e poi, come in questo caso, il suggerimento di recarsi presso uno sportello bancomat, per ottenere la somma richiesta.
Truffa bancomat a Ferrara: chi c’era dietro
Il truffatore suggerisce al venditore di andare allo sportello e dopo aver inserito la carta, cliccare su “ricarica Postepay”. La malcapitata estense, ha poi digitato la cifra interessata ed ha poi confermato l’importo come primo acconto, con relativo saldo alla consegna della merce. La cifra era di 220 euro. Tramite questa operazione, la vittima crede di aver ricevuto una caparra e di poter quindi star tranquilla per l’intera operazione.
Attenzione, perché a proposito di truffe online, ci sono diverse banche nel mirino: ecco come sfuggire alla trappola. Tornando al raggiro della donna ferrarese, così come lei, chi è vittima di questo tipo di giochetti, si accorge solo in seguito di non aver ricevuto alcuna cifra e quindi di essere a tutti gli effetti, vittima di una truffa.
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Il numero del cellulare del truffatore viene disattivato e la vittima non ha più punti di riferimento. Stavolta però, la polizia è stata più veloce del truffatore, che non avrebbe fatto in tempo a sparire. Gli agenti infatti, si sono messi sulle tracce di una ragazza di 23 anni. Dal comando della Polizia Postale di Ferrara, è arrivata la denuncia ai danni di una ventitreenne residente nella provincia di Roma, risultante intestataria della carta prepagata a cui era stata fatta la ricarica con l’inganno. La ragazza, era anche già nota alle forze dell’ordine per diversi raggiri dello stesso tipo.