Per le persone alle prese con determinate patologie l’utilizzo dello smartphone o dello smartwatch può essere decisamente compromettente: ecco in quali circostanze
Siamo ormai in una società in cui è impossibile fare a meno di dispositivi mobili e in particolar modo di smartphone. Alle volte però non consideriamo gli effetti negativi che questi apparecchi possono avere sulla nostra salute.
Tralasciando le ripercussioni sul piano sociale e psicologico e anche per quanto concerne la vista, c’è un altro aspetto che in pochi considerano e che invece meriterebbe una maggiore attenzione.
A rivelarlo è stato uno studio dell’Fda statunitense pubblicato sulla rivista Heart Rhythm. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e perché può essere molto utile per la collettività.
Chi ha un defibrillatore impiantabile o un pacemaker deve infatti prestare molta attenzione ai campi magnetici che si possono venire a creare quando si utilizzano smartphone e smartwatch. Questi possono provocare delle interferenze con i dispositivi medici, che possono interferire in maniera deleteria.
Nel dettaglio defibrillatori e pacemaker possono attivare una modalità particolare che serve solo quando è necessario spegnerli per una cura mediche. Con l’avvento dei magneti fatti con terre rare è più difficile riconoscere dei campi magnetici, anche quando sono così forti.
Per effetto di ciò gli autori del lavoro di ricerca, stanno informando pazienti ed operatori sanitari sui rischi che si corrono in questi casi, in modo tale che questi possano cautelarsi. La regola principale da seguire è quella di evitare di mettere il proprio smartphone in una tasca troppo ravvicinata al dispositivo impiantato nel corpo.
L’esperimento ha portato alla luce che i dispositivi di ultima generazione a contatto con le apparecchiature mediche hanno generato un campo magnetico maggiore di 10 Gauss. Con una distanza di almeno 15 centimetri, non c’è alcun pericolo.
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Si tratta comunque di un rischio piuttosto basso, ma da tenere comunque in considerazione. Prendere le giuste precauzioni in questi casi non è sinonimo di eccessiva prudenza. Meglio evitare il problema alla radice.