Restauri, stipendi dei collaboratori, Royal wedding e altri eventi: la nuova vita di Harry e Meghan, secondo un ex ministro, grava sui britannici.
Dal Royal wedding alla Megxit, il passo è stato fin troppo breve. E in tutto questo, la sensazione è che il protagonismo non sia stato per nulla del secondogenito dell’erede al trono, Harry. Tutt’altro. Meghan Markle è certamente una figura di rottura per quanto riguarda la tradizione della Casa reale britannica. Tanto che l’addio alla vita di palazzo dei duchi del Sussex ha fatto parecchio rumore, non solo per questioni di protocollo. Il problema, come spesso succede, sono i costi. E sembra che la Megxit non abbia lasciato indifferenti le tasche degli inglesi.
Ad analizzare la questione è stato l’ex ministro britannico Norman Baker, nel suo libro And what do you do? What the royal family don’t want you to know. Secondo Baker, infatti, sarebbero state le tasse dei sudditi di Sua Maestà a contribuire in modo sostanziale alla nuova vita dei duchi lontano dal Regno Unito. Stando allo studio dell’ex ministro del governo Cameron, concentrato su un periodo che va dal 19 maggio 2018 (il matrimonio) fino al 31 marzo successivo, la lista della spesa è estremamente lunga. Si va dai 33,5 milioni di sterline delle nozze (più dei 20 milioni necessari per William e Kate) ai 7 per la loro sicurezza. E non finirebbe qui.
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Meghan e Harry, il costo della Megxit: l’analisi dell’ex ministro
L’elenco delle uscite che avrebbero gravato sul popolo britannico sarebbe anche più variopinto. L’analisi di Baker, ad esempio, include il baby shower di Meghan a New York, nel febbraio 2019. Si attesterebbe sui 430 mila dollari, ovvero il più costoso mai organizzato. Secondo Buckingham Palace si trattò di un evento privato, anche se ufficialmente non è mai stato spiegato da dove provenissero i soldi. E ancora, gli oltre 2 milioni di sterline per i lavori a Frogmore Cottage, ex abitazione dei duchi e con 18 mila sterline al mese di contributo per ripagare il restauro. Secondo Baker, si tratta di un’uscita fissa per i prossimi 11 anni. Senza contare che, per il trasferimento al Nottingham Cottage di Kensington Palace, furono spesi altri 1,4 milioni per l’ammodernamento.
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Ancora più lungo l’elenco delle uscite per staff e personale per la sicurezza. I collaboratori, secondo l’analisi di Baker, sarebbero costati ai contribuenti britannici 592 mila sterline, mentre per i viaggi si sforerebbe il milione. Andrebbero poi aggiunte altre spese come i quasi 2 milioni di sterline corrisposti direttamente al duca. In pratica, un lungo elenco di costi perlopiù a carico del popolo inglese per un totale di 49 milioni di sterline circa. Senza contare che, anche per il futuro, la situazione sarebbe abbastanza rosea: fino a 100 mila sterline per ogni apparizione pubblica e addirittura fino a 500 mila per conferenze o discorsi. Davvero niente male per Harry e Meghan. Gli unici a non ridere per la Megxit pare siano proprio gli inglesi.