Vaccino: il tempo stringe e si prospetta una decisione clamorosa

Ritorna l’idea di rendere il vaccino obbligatorio a settembre. Il mese di agosto ha frenato le prenotazioni delle vaccinazioni e il 13% degli italiani non si è ancora reso disponibile.

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L’obiettivo del Governo è di raggiungere l’80% della popolazione vaccinata entro la fine del mese di settembre. Dato che il 13% delle persone non ha ancora proceduto con la prenotazione si pensa di introdurre l’obbligatorietà del vaccino. Almeno per alcune categorie di lavoratori e determinate fasce di età. I piani sono ancora solo progetti ipotetici, su carta non è stato scritto nulla e molto dipenderà dai numeri dopo il rientro delle vacanze.

Agosto e il freno alle vaccinazioni

Le settimane intorno a Ferragosto hanno visto diminuire sensibilmente il numero di persone che si sono sottoposte a vaccinazione. La media è diminuita da 500 mila dosi al giorno a 200 mila e il motivo si pensa essere il periodo di vacanza per gli italiani. L’attesa del Governo è di assistere ad un nuovo incremento dei numeri al rientro dalle ferie per riprendere il pieno ritmo entro fine agosto.

Andrea Costa preme per capire se il rallentamento è dovuto realmente alle vacanze oppure se si tratta di no vax che fermeranno la campagna vaccinale. Le conclusioni a cui il sottosegretario alla Salute arriverà insieme ai collaboratori saranno determinanti per capire se verrà introdotto l’obbligo al vaccino oppure no.

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Vaccino obbligatorio, per chi e quando

I vacanzieri e gli indecisi si vaccineranno? La domanda è lecita e dalla risposta dipenderanno probabilmente le decisioni del Governo. I numeri di settembre permetteranno di comprendere se l’obbligo del vaccino verrà introdotto non solo per insegnati e personale ATA ma anche per altre categorie di lavoratori o per specifiche fasce di età (probabilmente over 40).

I vaccinati, ad oggi, sono il 67% della popolazione. I vaccini per le nuove dosi non mancano. Arriveranno, infatti, 5,3 milioni di dosi Pfizer e Moderna ad incrementare le già presenti 5.859.000 dosi. Il numero è sufficiente per coprire il percorso di immunizzazione di chi manca all’appello. L’obbligo verrà valutato solamente se non si raggiungerà la quota dell’80% entro fine settembre.

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