Brutte notizie in arrivo per molti contribuenti alle prese con vecchie cartelle esattoriali, che rischiano di dover fare i conti con una vera e propria batosta.
Il Covid è entrato nelle nostre vite più di un anno fa, portando con sé delle ripercussioni negative, sia per quanto riguarda le relazioni sociali che la gestione delle finanze personali. Molti imprenditori, purtroppo, hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività, con molte famiglie che riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a fronteggiare le varie spese. Un momento storico complicato, che ha portato il governo ad intervenire attraverso misure ad hoc, a sostegno delle categorie maggiormente colpite dalla crisi.
Tra queste la decisione di concedere un po’ di respiro ai contribuenti alle prese con delle cartelle esattoriali, sospendendo la notifica degli atti, ma anche delle varie procedure di riscossione e delle rateizzazioni. Una sospensione che è stata oggetto, nel corso degli ultimi mesi di varie proroghe. Il 31 agosto, però, potrebbe essere l’ultimo giorno, con molti contribuenti che rischiano di dover fare i conti con una vera e propria stangata. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Cartelle esattoriali, attenti alla batosta: ripartono i pignoramenti
Grazie al Decreto Sostegni bis il governo ha deciso di approvare una serie di contributi a sostegno delle categorie maggiormente colpite dalla crisi causata dall’impatto del Covid. Ma non solo, ha introdotto delle proroghe per le cartelle esattoriali, con la scadenza che è passata dal 30 giugno 2021 al 31 agosto 2021. Questo vuol dire che fino alla fine di questo mese risultano sospesi i pagamenti di tutte le entrate tributarie e di quelle non tributarie, che derivino da una cartella di pagamento o da un qualsiasi avviso di accertamento esecutivo.
La sospensione, come reso noto con un comunicato dell’Agenzia delle Entrate: “riguarda anche il pagamento delle rate dei piani di dilazione, in scadenza nello stesso periodo (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. “zona rossa” di cui all’allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020, la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020). I pagamenti degli atti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione e quindi entro il 30 settembre 2021“.
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Restano sospese fino al 31 agosto 2021 le procedure cautelari ed esecutive come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. In assenza di ulteriori proroghe, quindi, molti si ritroveranno a dover fare i conti con un settembre nero. Dopo mesi di sospensioni e rinvii, infatti, ci si appresta a dover fare i conti con una vera e propria pioggia di cartelle esattoriali, atti ingiuntivi, avvisi di accertamento esecutivi e pignoramenti.