Addio cashback, c’è il bonus bancomat: tutto quello che c’è da sapere

Dopo la sospensione del bonus cashback, sono in molti a poter beneficiare del cosiddetto bonus bancomat. Entriamo nei dettagli e vediamo come funziona.

bonus bancomat
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L’evasione fiscale è da sempre un grande problema per il nostro Paese. Proprio per questo motivo il governo cerca di intervenire attraverso misure ad hoc, volte a contrastare tale fenomeno. In tale ambito, ricordiamo, come il precedente esecutivo abbia deciso di dare al via al programma cashback, al fine di incentivare l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, come bancomat e carta di credito. A tale misura è stata affiancata quella del super cashback, con un premio dal valore di 1500 euro.

Un incentivo finito spesso al centro delle polemiche per colpa dei cosiddetti furbetti del cashback, tanto da spingere il governo a sospenderlo. Allo stesso tempo l’esecutivo ha deciso di introdurre un nuovo incentivo, ovvero il bonus bancomat, il cui scopo è sempre quello di disincentivare l’utilizzo del contante. Ma come funziona e chi ne ha diritto? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.

Addio cashback, c’è il bonus bancomat: ecco come funziona

In seguito alle varie critiche, dovute ad esempio all’utilizzo di trucchi per ottenere il rimborso del cashback, l’esecutivo ha deciso di sospendere tale iniziativa. Lo scorso 30 giugno, infatti, è stato ufficialmente l’ultimo giorno del programma cashback. Allo stesso tempo, come reso noto con il decreto n. 99/2021, il governo ha deciso di mettere a disposizione degli esercenti il cosiddetto bonus bancomat, volto ad incentivare i venditori a dotarsi di Pos.

A tal fine sono stati introdotti degli importanti incentivi, come quello che prevede l’innalzamento dal 30% al 100% del credito di imposta sulle commissioni che gli esercenti pagano quando il consumatore effettua pagamenti tramite Pos. Un ulteriore credito d’imposta, poi, è riconosciuto per l’acquisto e l’utilizzo del Pos collegato al registratore telematico. Entrando nei dettagli:

  • Se si acquistano o noleggiano strumenti di pagamento elettronici nel corso del 2022, è possibile beneficare di un contributo pari a 320 euro. A tal proposito sono previste delle  limitazioni, in base al fatturato registrato nel periodo d’imposta precedente, ovvero:
    • 100% per ricavi e compensi fino a 200 mila euro;
    • 70% per ricavi e compensi tra 200 mila euro e 1 milione di euro;
    • 40% per ricavi e compensi tra 1 e 5 milioni di euro.
  • Chi decide di dotarsi di questi strumenti per la prima volta, inoltre, ha diritto ad un credito d’imposta di 160 euro, a patto che si rispettino i seguenti limiti:
    • 10% importo speso per ricavi tra 1 e 5 milioni di euro;
    • 40% in presenza di ricavi compresi tra 200 mila euro e 1 milione;
    • 70% importo speso per ricavi inferiori a 200 mila euro.

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Considerato come un valido sostituto del cashback, come è facile notare il bonus bancomat presenta delle caratteristiche differenti. Mentre il primo prevedeva un rimborso a favore dei soggetti che effettuavano acquisti attraverso l’utilizzo di strumenti elettronici; il secondo si presenta come un’importante agevolazione a favore degli esercenti che acquistano o noleggiano nuovi strumenti che consentono il pagamento elettronico.

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