Alcuni beni non potranno mai essere pignorati dall’Agenzia delle Entrate anche se il cittadino è in debito con il Fisco.
Il cittadino in debito con il Fisco rischia il pignoramento dei beni. Parliamo di azioni di riscossione forzate con cui l’Agenzia delle Entrate recupererà il denaro. Il pignoramento è un vero e proprio atto giuridico che termina una procedura di recupero crediti giudiziari. Qualora il cittadino continuasse a non pagare seppure invitato caldamente – ordinato – dal Giudice, si procederebbe con l’espropriazione dei suoi averi. Eppure non tutti i beni sono pignorabili. Oltre ai viveri, è possibile sospendere altre azioni esecutive.
I beni mobili oggetto di pignoramento sono oggetti di arredamento, gioielli, quadri, mobili e tutto ciò che è di proprietà del debitore. Fanno eccezione, però, i vivere e altri avere specifici. Secondo la Legge non potranno mai essere pignorati oggetti fondamentali per lo svolgimento delle azioni quotidiane del cittadino oppure i beni dal valore affettivo o religioso.
Il riferimento è all’oggettistica sacra per lo svolgimento di riti di culto, alla biancheria intima, ai letti, lenzuola, asciugamani, anelli nuziali, tavole e sedie indispensabili per mangiare, fornelli, utensili e frigoriferi. Non sono pignorabili, poi, le stufe, i beni commestibili e combustibili, le armi o beni che il debitore detiene per il suo lavoro.
Nella lista dei beni non pignorabili troviamo le lettere, gli scritti di famiglia, i registri, le foto dal valore affettivo. Aggiungiamo, poi, gli animali da compagnia che si trovano in casa oppure in un altro luogo di proprietà del cittadino e gli animali ad uso terapeutico o di assistenza del debitore o di un suo familiare.
Risultano parzialmente pignorabili i beni che sono indispensabili per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Nello specifico, la pignorabilità riguarda un quinto dei beni e solo se il resto dei beni pignorati non riesce a coprire il debito dovuto. Ci sono anche dei crediti non pignorabili come lo stipendio, i sussidi di grazia e i crediti alimentari.
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Generalmente, il pignoramento della prima casa non è consentito ma esistono delle eccezioni che è bene conoscere. La Legge relativa all’impossibilità di pignorare l’immobile pone delle condizioni che se non rispettate fanno decadere la non pignorabilità del bene. I requisiti sono che la casa sia l’unico immobile in cui il debitore ha la residenza anagrafica, l’unico immobile di proprietà e non qualificabile come bene di lusso.
Di conseguenza, se il debitore possiede due immobili l’Agenzia delle Entrate può pignorarne uno così come se la casa è un immobile di lusso. Questo accade, però, solamente nel caso in cui il debito risulti ingente e il Fisco non riesce a recuperare la somma con il pignoramento di altri beni.