La speciale graduatoria dei migliori 8 vini italiani del 2021 è stata redatta dal New York Times. Sono stati presi in considerazione solo prodotti economici
Il vino italiano è una garanzia non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. All’estero in tanti apprezzano i nostri prodotti, che in alcuni casi possono essere piuttosto costosi e non alla portata di tutti.
Il critico enogastronomico statunitense Eric Asimov ha però svolto un lavoro di ricerca piuttosto interessante, attraverso il quale è riuscito a fare una selezione dei migliori vini italiani che costano al di sotto dei 19 euro. Di fatto ha stilato una vera e propria classifica, che è stata poi pubblicata dal New York Times.
Migliori 8 vini italiani del 2021: ecco quali sono presenti
Nel dettaglio, vediamo quali sono le etichette nostrane segnalate dall’esperto americano:
- Odoardi Calabria Vino Rosso 1480 L’inizio 2015 (costo 14 euro a bottiglia),
- Feudo Montoni Sicilia Catarratto Masso 2018 (prezzo 11,80 euro),
- Fattoria San Lorenzo Marche Bianco di Gino 2019 (10,90 euro),
- Grosjean Vallée d’Aoste Torrette 2019 (costo 18,50 euro),
- Cascina Fontana Dolcetto d’Alba 2019 (14 euro),
- Ampeleia Igt Toscano Rosso UnLitro, 2020 (12,50 euro),
- ColleStefano Verdicchio di Matelica Doc, 2020 (prezzo 9,50 euro),
- Villa Sant’Anna Chianti Colli Senesi Docg, 2017 (costo 8,90 euro).
Insomma, una bella carrellata di vini da nord a sud dello stivale, d’altronde la tradizione vinicola italiana non conosce distinzioni territoriali. Ogni regione, ogni area ha dei suoi vini apprezzati e invidiati in ogni parte del mondo.
A questi prezzi poi, si possono assaporare tutti e poter dire se Asimov ci ha visto giusto o meno. Una sera per ogni vino ed il gioco è fatto, con buona pace dei grandi marchi che per una volta possono essere messi tranquillamente da parte.
LEGGI ANCHE >>> Casa d’aste britannica vende una bottiglia di vino invecchiata nello spazio
Dunque, una testimonianza di come non per forza bisogna spendere cifre esorbitanti per bere del buon vino. Spesso ci si lascia ingannare dall’importanza della casa di produzione senza prendere in considerazione produttori emergenti o locali che possono proporre in alcuni casi anche una qualità superiore.
L’unico modo per scoprirlo è assaggiare un calice ogni qualvolta si ha l’opportunità, in modo tale da poter effettuare una comparazione reale e soprattutto senza nessun tipo di condizionamento.