Una spesa dalla quale non si può scappare. Tuttavia, per i libri di testo per la scuola le Regioni stanziano fondi. Ecco in che modo.
Settembre è ormai alle porte e, assieme all’ufficializzazione dei calendari scolastici, ritorna a effetto boomerang anche la questione dei libri di testo. Uno di quegli aspetti essenziali e, al tempo stesso, più spinosi soprattutto per i genitori. La caccia ai volumi inizia presto, più o meno in corrispondenza dei primi giorni di scuola, e significa aggiungere una voce alle spese da sostenere. Certo, è una di quelle uscite di cui si tiene sempre conto. Ma tra nuove edizioni, piccolissime variazioni che richiedono però l’acquisto di altri libri e lunghi elenchi di materie, alla fine della fiera i conti saranno elevati.
Ecco perché, considerando anche la fase di emergenza ancora in atto, le Regioni hanno iniziato a emanare i propri bandi personalizzati per i Bonus libri. Contributi da utilizzare per la fornitura in forma gratuita, sia parziale che totale, dei libri di testo per l’anno scolastico venturo. Si parla di Regioni in quanto non è stato disposto un bonus valido per tutto il territorio italiano. Anzi, in alcuni casi si tratta addirittura di iniziative comunali. Di fatto, una compensazione del mercatino dell’usato, frequentatissimo per riutilizzare libri ancora in buono stato e a basso costo.
Bonus libri, il piano delle Regioni: ecco cosa si prevede
Vista anche la situazione legata alla salita e alla discesa dei contagi, optare per l’usato potrebbe essere sconsigliabile in alcune circostanze. Ecco perché il Bonus libri rappresenta una buona alternativa, a seconda naturalmente delle varie disposizioni regionali. Il Lazio, ad esempio, ha previsto un incentivo per gli studenti che frequentano scuole di istruzione secondaria (Primo e Secondo grado), demandando ai Comuni sia l’accettazione delle domande che l’erogazione. A Roma, il termine ultimo di presentazione della richiesta è il 2 novembre. Limite Isee: 15.493,71€.
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In Emilia-Romagna, si potrà presentare domanda fra il 6 settembre e il 26 ottobre. Le fasce di reddito sono comprese fra 0 e 10.632,94 euro o fino a 15.748,78. Solo le domande della prima fascia avranno la certezza dell’accettazione. Per il Veneto, domande dal 16 settembre al 21 ottobre. Il Bonus spetta alle famiglie con Isee non superiore a 10.632,94 euro, estendibile a 18.000,00 se dovessero avanzare risorse. Le cifre non sono ancora note. La Campania garantirà due fasce Isee: la prima con redditi al di sotto dei 10.633,00 euro, la seconda sotto i 13.300,00. I termini variano da Comune a Comune. Il termine ultimo è stato comunque fissato dalla Regione: 15 ottobre 2021.