La bolletta della luce e del gas potrebbe contenere degli errori che influirebbero sul totale da corrispondere. Vediamo come riconoscerli per evitare di pagare più del dovuto.
Pagine e pagine di dati e informazioni di cui spesso ignoriamo il significato o che, comunque, non leggiamo per pigrizia o mancanza di tempo. Questa è la bolletta della luce o del gas, un insieme di fogli che quando arrivano ci rovinano la giornata. La maggior parte di noi guarda due sole cose, il costo totale da corrispondere e la scadenza. Il primo è il dato che fa più male, il secondo lo dobbiamo conoscere per non rimanere indietro con i pagamenti e rischiare un ulteriore rincaro. Eppure ci sono tante informazioni utili in quei fogli, alcune delle quale potrebbero garantirci un risparmio.
Le bollette possono arrivare in formato cartaceo o digitale. In entrambi i casi è possibile leggere tutte le variabili che entrano in gioco nella definizione dell’importo totale da corrispondere. In più, tutti noi utenti abbiamo la possibilità di controllare le bollette attraverso il portale dell’Arera nato proprio con l’intento di fornire informazioni sulle utenze, a partite dai dati anagrafici fino ai contratti stipulati.
L’accesso al sito in questione è concesso tramite Spid, l’identità digitale. Una volta dentro occorre sapere a cosa prestare attenzione per rilevare eventuali errori.
Un primo dettaglio da controllare riguarda la somma dovuta e l’importo da corrispondere. Può capitare, infatti, che vengano applicati erroneamente dei conguagli che fanno aumentare il costo della bolletta senza alcuna giustificazione. Gli errori di fatturazione possono capitare ed è bene saperli riconoscere. Dato che il conguaglio è un modo per il gestore di recuperare eventuali incongruenze tra consumi reali, stimati o rilevati, è possibile che un errore nel conteggio dei consumi sia la causa dell’importo troppo elevato. L’autolettura è un modo per ovviare a questa problematica.
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L’importo elevato delle bollette potrebbe essere riconducibile alla richiesta di pagamento di una bolletta che è già stata pagata. Per evitare un secondo versamento, è importante conservare le bollette pagate per almeno due anni. In alternativa, essersi registrati sul sito del fornitore consentirà di avere a portata di click tutte le informazioni sui pagamenti. Sarà, così, più facile dimostrare di aver già corrisposto l’importo richiesto.
Un altro errore che è importante rilevare è l’aggiunta di servizi non richiesti oppure non utilizzati. Un eventuale addebito potrebbe far aumentare il costo di luce e gas e difficilmente ce ne accorgeremmo non prestando sufficiente attenzione a quei numerosi dati presenti nelle bollette.