Una monetina da 500 lire potrebbe fruttare una cifra ragguardevole. Anzi, se a fior di conio si parla di un vero e proprio tesoro.
E’ una fascino senza tempo quello esercitato dalla lira. Forse per la carica nostalgica che conferisce a chi l’ha vissuta, ma anche per una certa tendenza delle vecchie monete a gonfiare progressivamente il proprio valore man mano che il tempo dal loro accantonamento passa. Ed ecco che, improvvisamente, dai nostri vecchi salvadanai possono spuntare delle monete di incredibile valore, del quale molto spesso non siamo nemmeno a conoscenza. Certo, non tutte le monete lasciano in eredità una somma cospicua. Tuttavia, a fare attenzione a determinati particolari c’è da scommettere di poter diventare, se non ricchi, perlomeno un po’ più gonfi nelle tasche.
Il bello è che chiunque può riuscirci visto che, chi più e chi meno, tutti abbiamo almeno qualche vecchia moneta in casa che non abbiamo fatto in tempo a convertire in euro. O semplicemente per averne un ricordo tangibile, in memoria dell’infanzia o dell’agognato vecchio conio. In sostanza, non è solo roba da numismatici o collezionisti. Chiunque di noi può ritrovare una fortuna in una piccola moneta. Meglio ancora se con qualche dettaglio insolito.
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Non è mai solo una moneta: le 500 lire che valgono oro
Chi ha qualche anno in più, sicuramente ricorderà le 500 lire Caravelle, ovvero la moneta che raffigurava le tre navi di Cristoforo Colombo durante la navigazione verso il Nuovo Mondo. Una storia particolarissima quella della moneta, inizialmente non coniata in virtù di altre che celebrassero il centesimo dell’Unità d’Italia. Nei primi anni Sessanta, tuttavia, esisteva già una versione di prova, messa in circolo in maniera assolutamente limitata. Ma visto che nella vita non si sa mai cosa può accadere, se si dovesse possedere una di queste 500 lire vale la pena di darle un’occhiata. Specie se sul rovescio, in basso a sinistra, dovessimo notare la scritta “Prova”.
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Un dettaglio a cui fare attenzione, sono le vele delle caravelle. Nella versione di prova, infatti, erano direzionate controvento, un posizionamento corretto in seguito all’entrata in vigore definitiva delle 500 lire. Si parla di appena 2.200 esemplari coniati, ovvero un pezzo estremamente raro. I dettagli tecnici parlano di una moneta in argento 835%, 29 millimetri di diametro e 11 grammi di peso. Sommando tutto questo, il valore di questo pezzo inimitabile potrebbe lievitare fino ai 15 mila euro, in caso di fior di conio. Altro che “vecchie” lire…