Dopo aver affrontato il più importante aggiornamento della sua storia Ethereum si sveglia senza postumi da sbornia. Anzi, sembra piuttosto in forma e segna nuovi massimi locali. Tiriamo le somme di quanto successo nelle scorse 24 ore.
L’ultimo aggiornamento di Ethereum ha introdotto il meccanismo di burn di parte delle fee di transazione. Come previsto, l’aggiornamento si è svolto con successo lo scorso pomeriggio. Da quel momento, il network ha già bruciato, quindi tolto dal mercato 2,4 Eth di media ogni minuto. Al prezzo attuale parliamo di circa 6.500$ di Ether che, ogni singolo minuto, al posto di finire nelle tasche dei miners vengono bruciati, distrutti. Prima della mezzanotte di ieri, erano già stati sottratti dal mercato oltre 2 milioni di dollari di Ether, secondo i dati forniti da Etherchain. Al momento della stesura di questo articolo, sono metaforicamente andati in fumo oltre 10 milioni di dollari in controvalore da quando è entrato in vigore l’aggiornamento.
La risposta è no. Ether rimane senza dubbio soggetto a inflazione. L’ammontare circolante, infatti, è comunque destinato ad aumentare. EIP-1599 ha il grande merito di controllare la supply tramite il meccanismo di burn, ma ad oggi questo non compensa l’offerta sul mercato di nuovi Ether. Dal punto di vista del controllo della supply, possiamo comunque affermare che l’aggiornamento è stato un successo. Attualmente il più grande “ETH burner” è il marketplace di NFT OpenSea. Con i dati a nostra disposizione possiamo affermare che i numeri sono per ora quelli previsti, quindi soddisfano le aspettative.
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Le base fees, nelle scorse ore ammontavano tra i 5 e 10 dollari per le semplici transazioni da wallet a wallet. L’utilizzo di Ether sulle piattaforme Defi, rimane però piuttosto proibitivo. Al momento non si registrano pertanto grossi miglioramenti su questi fronte, benché lo scopo dell’aggiornamento non fosse prioritariamente questo. Da questo punto di vista, il salto di qualità arriverà di certo con Ethereum 2.0 il prossimo anno.
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L’evento sell the news che gli investitori temevano non si è al momento realizzato. Questa è sicuramente una buona notizia almeno nel medio termine. Nel breve termine c’è comunque da aspettarsi alta volatilità, pertanto raccomandiamo nuovamente cautela nelle operazione di trading intraday. Nel lungo periodo, la pressione ribassista che affligge Ether è sicuramente frenata dall’ultimo aggiornamento. Questo dovrebbe essere un segnale positivo per gli investitori di lungo termine.