Il sistema di rimborso continua anche se la misura è sospesa. Ma accanto ai limiti del Cashback, viene disposto un incentivo al… Pos.
Dal Cashback nella sua forma classica a un vero e proprio Bonus bancomat che possa incentivare ulteriormente i pagamenti tracciabili. E’ una mossa particolare quella pensata dal governo che, se da una parte considera il “gioco” del rimborso “destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori”, dall’altra ritiene fondamentale perseguire la strada della lotta all’evasione anche in altri modi. Uno di questi, come detto, l’incremento della tracciabilità, attraverso i pagamenti con sistemi cashless.
Il Cashback al momento è sospeso. Lo sarà fino a dicembre e, forse, anche in seguito. Eppure la misura, con tutte le sue vicissitudini, qualcosa lo aveva smosso. Fin troppo in alcune circostanze, con una particolare categoria di concorrenti che ha trasformato la lotta al maxi-rimborso da 1.500 euro in una lotta a colpi di strategie e furbate. A ogni modo, almeno per quanto riguarda l’aumento dei pagamenti Pos, la cosa aveva funzionato. Forse, però, non nel modo giusto.
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Bonus Pos, novità del nuovo incentivo: la tracciabilità paga
A usare il Cashback, dicono i dati, sono state perlopiù famiglie con reddito medio-alto. Questo ha portato a pensare che, così com’è, la misura tenda a favorire le disuguaglianze, rischiando in sostanza di combattere l’evasione scoraggiando l’accesso alla tracciabilità. Per questo è stato pensato il cosiddetto Bonus Pos, uno strumento parallelo che consente di premiare chi acquista o noleggia strumenti di pagamento elettronico. Meglio ancora se di ultima generazione. L’agevolazione è stata inserita con il decreto-legge numero 99 del 30 giugno 2021, accanto al potenziato bonus commissioni.
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Si tratta di un plus fino a un massimo di 160 euro, pensato in base al fatturato relativo al periodo di imposta precedente. Il sistema di calcolo è proporzionale, quindi, a quanto accumulato: fino a 200 mila euro, bonus del 70%. Fra 200 mila euro e 1 milione, 40%; fra 1 e 5 milioni, 10%. Un modo per premiare, quindi, quegli esercenti che incentivano i propri clienti al pagamento tracciabile. Dotandosi, quindi, di strumenti che comportano un costo. Qualora, poi, scelgano la memorizzazione elettronica della fattura (ovvero lo scontrino telematico), beneficeranno di un altro bonus fino a 320 euro, così ripartito:
- fino a 200 mila euro il 100%;
- da 200 mila euro a 1 milione di euro il 70%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il 40%.