La rateizzazione di un debito, cartelle o simili, bisognerà seguire determinate procedure. Con possibilità, eventuale, anche di estendere le rate.
La rateizzazione di un debito è uno dei passi principali che chi ha ricevuto una o più cartelle di pagamento tende a eseguire. La dilazione del dovuto rappresenta uno degli strumenti più utilizzati, infatti, per non far gravare più del necessario il debito sulle casse di chi lo ha contratto. Chiaro che, come tutte le formalità, anche la rateizzazione delle cartelle ha le sue procedure e i suoi tempi di richiesta. Innanzitutto va risolto il primo nodo, quello delle modalità. Basti sapere che le possibilità di inviare la richiesta sono diversi.
Innanzitutto la Posta certificata (Pec) ma anche gli indirizzi mail specifici o addirittura uno degli sportelli dell’Agenzia della Riscossione. Qualora accettata, la rateizzazione consentirà di non essere considerati inadempienti verso gli enti creditori e di non vedersi attivato nessun provvedimento avverso, quali fermi, ipoteche e riscossione. Qualora la richiesta pervenga entro il 31 dicembre 2021, il piano di ammortamento beneficerà del massimo stabilito in termini di decadenza: 10 rate anziché 5.
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Cartelle, la rateizzazione: come si ottiene
Nello specifico dei provvedimenti di accoglimento delle richieste con presentazione a decorrere dal 30 novembre 2020, il pagamento della prima rata costituisce l’annullamento automatico delle procedure esecutive, qualora fossero state avviate in precedenza. Questo a meno che non sia stato già tenuto l’incanto con esito positivo, oppure non sia stata già presentata istanza di assegnazione. Una sospensione giudiziale o amministrativa potrà comunque interrompere i pagamenti delle rate, per tutto il periodo in cui sarà in vigore tale provvedimento.
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La rateizzazione ordinaria potrà essere richiesta per debiti fino a 100 mila euro e basterà una domanda semplice, senza nessuna documentazione (a meno che la società non sia in liquidazione). Il massimo ottenibile sono 72 rate suddivise in 6 anni. La rateizzazione straordinaria, invece, è prevista per debiti superiori ai 100 mila euro. E richiederà, assieme alla domanda, la certificazione Isee (per ditte individuali in regime fiscale semplificato) e il prospetto per determinare l’indice di liquidità e Alfa, valevole per le restanti forme di impresa. Per ottenere l’estensione da 72 a 120 rate sarà necessario possedere i requisiti indicati dal Mef, con documentazione che attesti la comprovata difficoltà economica.