Un mini-prestito aperto a chiunque, pensionati e autonomi, dal momento che non richiederà il requisito della busta paga: come funziona.
Ottenere un prestito senza busta paga: Poste Italiane sembra pronta a fare anche questo per i propri clienti, preparandosi a elargire alcune somme anche nel momento in cui questi ultimi fossero sprovvisti di busta paga. Un buon incentivo in sostanza, che tende ad aprire le Poste anche ai più giovani e che fa guadagnare qualche punto all’ipotesi del mini-prestito. Chiaro che, in quanto a requisiti, occorrerà tenerne in considerazione parecchi. E, fra questi, rientra naturalmente l’essere correntisti presso Pose italiane.
Finite le ovvietà, ben diverso è il discorso per quel che riguarda le necessità reali per poter accedere al prestito senza busta paga di Poste. L’apertura che prevede la non essenzialità della busta paga, peraltro, significa che a questa particolare forma di prestito potranno accedere sia i pensionati che coloro che operano in regime di lavoro autonomo. Il che, ovviamente, allarga in modo sensibile il ventaglio dei potenziali beneficiari di quella che, a tutti gli effetti, si pone come un’agevolazione.
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Prestiti senza busta paga, i requisiti per Poste italiane
Innanzitutto i requisiti: per accedere al prestito non occorrerà fare niente di eccezionale. Bisognerà, come prima cosa, avere un’età compresa fra i 18 e i 76 anni, essere residenti sul territorio italiano e figurare fra i percettori di un trattamento da lavoro o previdenziale. E se l’importo dovrà essere contenuto fra le cifre di mille (minimo) e 3 mila euro (massimo), diverso il discorso per la spesa: i soldi potranno essere usati per necessità, acquisti o saldi vari senza condizioni. Il tutto potrà essere restituito in 22 rate mensili.
L’accredito del denaro avverrà direttamente sul conto corrente postale di chi usufruisce del prestito oppure sulla sua PostePay Evolution. Entrambi, quindi, figurano le novero dei requisiti essenziali, perlomeno uno dei due. Altrimenti sarebbe difficile accreditare la somma richiesta in prestito. In ogni caso, resta il discorso di apertura: non occorrerà presentare una busta paga come strumento di garanzia. Ovvero, il limite più grosso tolto di mezzo.