Brutte notizie per molti percettori dell’assegno sociale e di invalidità civile che rischiano di dover fare i conti con un’amara sorpresa. Ecco cosa sta succedendo.
L’ultimo periodo è stato segnato dal Covid che continua ancora oggi ad avere un’incidenza negativa sulle nostre vite, sia per quanto riguarda le relazioni sociali che economiche. Al fine di contrastare la diffusione di questo virus, infatti, viene richiesto di prestare attenzione a vari accorgimenti, come ad esempio il distanziamento sociale. Un contesto particolarmente complicato, che porta a registrare un netto aumento dei cosiddetti “panofobici”, ovvero di coloro che hanno paura di tutto.
Una situazione che risulta essere una triste conseguenze delle crescenti incertezze in merito al futuro. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione è il rischio che incorrono in molti di non vedersi più riconoscere quanto finora riconosciuto. Lo sanno bene i percettori dell’assegno sociale e di invalidità civile che, in base a quanto si evince da un messaggio Inps, rischiano di dover fare i conti con un’amara sorpresa. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
Invalidità civile e assegno sociale a rischio sospensione: cosa c’è da sapere
Rischio sospensione per i titolari di assegno sociale e di invalidità civile che non hanno provveduto a comunicare i propri redditi. A renderlo noto è l’Inps che, attraverso il messaggio n. 2756 del 28 luglio 2021, ha deciso di fare l’ultima chiamata a coloro che non hanno fornito risposta ai precedenti solleciti dell’istituto di previdenza.
Come si ricorda nel messaggio, infatti, le prestazioni assistenziali di invalidità civile e l’assegno sociale sono collegate al reddito. Tali misure, d’altronde, vengono corrisposte solo nel caso in cui il soggetto interessato dimostri di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla legge. Da qui la necessità di comunicare la propria situazione all’Inps, pena sospensione e successiva revoca degli assegni in questione.
A tal fine l’Inps comunica che sta inviando delle note di preavviso di sospensione a coloro che non hanno comunicato la loro situazione reddituale dal 2017 in poi nonostante abbiano già ricevuto un primo sollecito. A finire nel mirino sono i percettori di:
- pensione di inabilità;
- assegno mensile di assistenza;
- pensione ai ciechi civili;
- pensione ai sordi;
- assegno sociale.
L’Inps ha ricordato di aver già provveduto ad inviare una prima comunicazione che è rimasta disattesa. Da qui la decisione di inviare una nuova comunicazione, con i soggetti interessati che dovranno comunicare entro 60 giorni dal ricevimento della nota i redditi posseduti. Tale comunicazione può essere svolta online, accedendo all’area personale MyINPS, oppure tramite gli Istituti di Patronato o altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Istituto.
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Trascorsi 60 giorni, in assenza di riscontro, l’Inps provvederà alla sospensione dell’assegno sociale o invalidità civile. Invierà, quindi, ai soggetti interessati una comunicazione di sospensione della prestazione a mezzo raccomandata. Allo scadere di ulteriori 120 giorni dalla data di sospensione, senza riscontro, ecco che la prestazione verrà revocata.