Spesa, attenzione: il conservante alimentare che mette a rischio la salute

Occhio agli alimenti, vi è un conservante che rischia di indebolire le difese immunitarie, mettendo a rischio la propria salute. Ecco di quale si tratta.

Supermercato

In seguito all’impatto del Covid, sia dal punto di vista sociale che economico, molte famiglie si ritrovano a dover fare purtroppo i conti con una difficile gestione del bilancio famigliare. Riuscire ad affrontare le varie spese risulta sempre più complicato e proprio per questo motivo si tende ad avere un’attenzione sempre maggiore agli acquisti, in modo tale da cercare di risparmiare e avere qualche euro in più nel portafoglio. Tra le voci che vanno ad incidere maggiormente, d’altronde, si annovera proprio la spesa settimanale.

A tal fine può interessare sapere che, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti, è possibile ad esempio risparmiare fino al 40% sulla spesa settimanale. Oltre alla voce costi, però, bisogna prestare attenzione alle caratteristiche stesse degli alimenti. Vi è un conservante, spesso usato nell’industria alimentare, infatti, che rischia di indebolire le difese immunitarie, mettendo a rischio la propria salute. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Spesa, attenzione: il conservante alimentare che causa l’indebolimento delle difese immunitarie

Supermarket interior, empty red shopping cart.

L’alimentazione è indubbiamente importante, in quanto ci permette di attingere a quelle fonti necessarie per la nostra stessa sopravvivenza. Allo stesso tempo non tutti i prodotti sono uguali, con alcuni alimenti che finiscono, invece, per mettere a rischio la nostra stessa salute. Ne è una chiara dimostrazione un conservante alimentare che, in base a quanto si evince da uno studio americano, causa l’indebolimento delle difese immunitarie.

Si tratta del butilidrochinone terziario, ovvero Tbhq, che viene indicato sulle etichette alimentari con la sigla E319. Tale conservante, come è facile intuire, viene utilizzato per allungare la vita dell’alimento sugli scaffali. Viene utilizzato in particolar modo nei cereali, ma anche merendine, fritti e salatini. Ebbene, stando ad un rapporto di un gruppo di epidemiologi dell’Environment working group, sembra che questo conservante finisca appunto per indebolire il nostro sistema immunitario.

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Rinvenuto in oltre 1.250 prodotti alimentari, tra cui alcuni prodotti di marchi molto famosi, il Tbhq finirebbe per depotenziare l’eliminazione dell’infezione virale dall’organismo. Ma non solo, sembra che influenzi il funzionamento dei vaccini antinfluenzali e potrebbe essere collegato anche all’aumento delle allergie alimentari. Tutte conseguenze che non possono essere di certo trascurate e per cui si rivela necessario controllare sempre attentamente l’etichetta. In questo modo è possibile accertarsi che tale conservante non sia presente negli alimenti di nostro gradimento.

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