Comunicate le date del maxi condono fiscale previsto da decreto. Si comincia dal 20 agosto e si chiude a fine novembre. Occhio al 31 ottobre.
Saldo e stralcio, uguale condono. Tutto pronto per la promessa del taglio delle cartelle esattoriali che interesserà ben 2,5 milioni di italiani. Il decreto è pronto a entrare ufficialmente in vigore e, come annunciato, riguarderà le cartelle pari o inferiori a 5 mila euro. Via al taglio a partire dal 31 ottobre, con colpo di forbice su tutti i debiti rientranti nella categoria del condono compresi fra il 2000 e il 2010 e riferiti a debitori con redditi compresi fino a 30 mila euro. A ogni modo, la procedura partirà prima di fine ottobre: dal 20 agosto, infatti, comincerà la fase di analisi.
A partire da quella data, infatti, l’agente della riscossione trasmetterà all’Agenzia delle Entrate tutti i codici fiscali degli interessati dal condono. I quali, come detto, non dovranno essere titolari di situazioni debitorie superiori ai 5 mila euro. Niente allargamento del ventaglio fino ai 10 mila, come si era ipotizzato a più riprese. Resta l’esclusione, peraltro, dei debiti co-intestati o relativi a persone diverse.
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Entro il 30 settembre, toccherà all’Agenzia delle Entrate, a sua volta, comunicare all’ente di riscossione i codici fiscali di chi resterà fuori. Considerando le cifre iniziali, il numero a quel punto dovrebbe ridursi a circa 2,5 milioni. A quel punto, entro il 31 ottobre dovrebbe essere completata tutta la procedura di condono. Il saldo e stralcio delle cartelle, inoltre, si concluderà in contemporanea alla sospensione della riscossione coattiva. Quest’ultima riguarderà i debitori con ruoli non superiori a 5 mila euro.
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Prossima data, 15 novembre. Per quel giorno, l’Agenzia delle Entrate Riscossione presenterà la richiesta di rimborso relativa alle spese di notifica trasmesse al Ministero dell’Economia con riferimento alle cartelle cancellate. Gli oneri, in questo quadro, resteranno a carico dello Stato e versati in due rate. Per quanto riguarda le date di versamento, il calendario prevede il 31 dicembre per la prima e il 30 giugno 2022 per la seconda. Chiuderà il tutto il 30 novembre 2021, quando verrà reso noto agli enti creditori l’elenco delle quote annullate.