Da fine agosto riparte il ballo delle cartelle esattoriali. Ok alla rateizzazione ma attenti alle scadenze: potrebbero esserci amare sorprese.
La ripartenza della macchina fiscale crea un’eco più profonda rispetto alla cancellazione di alcune cartelle esattoriali. E’ vero che la tregua fiscale ha mandato in archivio parecchi crediti inevasi (e ritenuti ormai inesigibili) ma è anche vero che quello che è stato accantonato farà posto al nuovo. In fondo la strategia era stata proprio questa: togliere di mezzo le cartelle troppo datate e immettere nel circuito fiscale quanto da esigere ancora c’è. Ed ecco che qualche milione di cartelle esattoriali è pronto a bussare alla porta degli italiani.
Chiaro che si procederà a step. Non dovrà essere versato tutto e subito, almeno non in tutti i casi. Anche perché, vista anche la situazione economica generale non proprio brillante degli ultimi due anni, subentra la necessità di concedere a chi è incorso in un debito la possibilità di non affondarci dentro. Ottenere una nuova dilazione, a ora, sembra impensabile, soprattutto perché una (a fine agosto) è stata già ottenuta. Per questo, con l’arrivo di settembre, arriveranno tutte le notifiche bloccate fin qui.
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Cartelle esattoriali, boom di notifiche in arrivo: di cosa si tratta
Perlopiù, si parla di avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate ma anche di cartelle esattoriali vere e proprie. Inoltre, busseranno addebiti di enti previdenziali, ingiunzioni da enti locali e anche accertamenti delle Agenzie doganali. Con il Decreto Rilancio, si è stabilito che la decadenza delle agevolazioni sul pagamento dei crediti avvenga dopo 10 rate non saldate. Anche non consecutive. In questo senso, andrebbe a cadere anche la possibilità della rateizzazione, anche se già avviata. Una prospettiva decisamente non rosea. Unica eccezione, le cartelle scadute durante la sospensione: verrà concessa la rateizzazione del residuo.
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Per quanto riguarda il saldo e stralcio, il Fisco ha disposto le nuove scadenze da tenere in considerazione. E bisogna tenere presente che si comincerà in piena estate. Già dal 31 luglio, ad esempio, è previsto il pagamento delle rate con scadenza 28 febbraio e 31 marzo 2020. Dopodiché, 31 agosto, toccherà a quelle scadute il 31 maggio 2020. Quindi 30 settembre, pagamento delle rate scadute il 31 luglio 2020. Il 30 ottobre sarà il turno delle rate con scadenza 30 novembre 2020 e, infine, il 30 novembre 2021 si chiuderà con le rate in scadenza o scadute nel 2021.