Vince 16 mila euro ma omette di dichiararli: il Reddito di Cittadinanza sfuma a seguito di un accertamento della Guardia di Finanza.
Forse si può parlare di beffa ma il nodo centrale è una mancata dichiarazione. Quella di aver vinto, e anche parecchi soldi, a un gioco online. Una variabile da non trascurare, perché da quel denaro può dipendere il cambiamento di una vita. Ecco perché il Fisco deve esserne informato e, soprattutto, disporre le misure più giuste per equiparare il nuovo status del vincitore. Quello che è accaduto a Siena è un esempio lampante di cosa può succedere se non si rispettano tutte le procedure.
Il protagonista della vicenda è un cinquantenne senese originario dell’Est Europa, protagonista di un colpaccio a un gioco online che gli ha fruttato premi per 16 mila euro. Tuttavia, l’uomo ha trascurato di segnalarli e, per questo, ha continuato a dichiarare entrate non comprensive del denaro intascato dalla vincita. Per questo, risultava ancora tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Finché qualcuno si è accorto che qualcosa non andava e che i conti non tornavano…
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La Guardia di Finanza di Siena, tramite una serie di accertamenti, ha scoperto che nel 2019 le entrate del soggetto in questione erano state tali da modificare il suo reddito. Niente di strano che sia scattato un simile controllo: di questi tempi, infatti, il ritmo delle verifiche reddituali è stato piuttosto serrato e le situazioni sospette sono saltate immediatamente all’occhio. Fra queste, particolare risalto lo ha avuto il Reddito di Cittadinanza percepito dal cinquantenne, che stonava con gli incassi dell’ultimo periodo preso in esame. I quali, tuttavia, non erano stati dichiarati.
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I finanzieri del comando provinciale di Siena, in collaborazione con l’Inps, hanno monitorato appunto le posizioni dei percettori del Reddito di Cittadinanza e nel profilo in esame, erano evidenti le discrepanze. Le vincite risalgono al 2019 e, con i 16 mila euro, la soglia reddituale andava ormai oltre la soglia consentita. Senza segnalazione, tuttavia, il tutto era diventato illegittimo e la misura di sostegno è stata rimossa. La comunicazione obbligatoria all’Inps era un atto dovuto. In questo modo, il vincitore è rimasto con un palmo di naso.