Il Valore Futuro Garantito nei finanziamenti auto conviene? Ecco la verità

Il Valore Futuro Garantito è una interessante e innovativa promozione, rispetto alla tradizionale compravendita di automobili. Comporta elasticità di scelta per il privato che aderisce, ma attenzione ai dettagli.

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Oggi quando si intende acquistare una macchina e/o cambiare quella di cui si è proprietari, sono in campo soluzioni diversissime tra loro, offerte dalla varie case produttrici per venire incontro al cliente ed alle sue esigenze sempre differenti. Tante le possibili formule, che vanno al di là del classico acquisto di un veicolo a quattro ruote.

I più avranno già sentito parlare del cd. Valore Futuro Garantito, ma forse non pochi ignorano il reale significato di questa proposta di finanziamento. Sempre più spesso le aziende che producono automobili menzionano la possibilità di sfruttare il Valore Futuro Garantito. Anzi ormai si tratta di una espressione che è entrata a far parte del linguaggio quotidiano, ma a cui non sempre si dà la giusta importanza.

Di seguito vogliamo soffermarci proprio sul Valore Futuro Garantito, per capire come funziona il meccanismo e per rimarcare quanto sia utile conoscere il valore del proprio mezzo a quattro ruote in anticipo.

Valore Futuro Garantito: che cos’è in breve?

Come accennato, è interessante spiegare come funziona la formula del Valore Futuro Garantito (VFG), perchè essa può riservare indubbi benefici. In estrema sintesi, si tratta di una particolare tipologia di finanziamento, per cui abbiamo il versamento di un anticipo e il successivo pagamento di rate mensili per 2, 3 o 4 anni finché, alla data di scadenza di cui al contratto, l’interessato può decidere di:

  • riconsegnare l’auto senza pagare nulla in più;
  • sostituire il mezzo con un nuovo modello attivando un nuovo prestito;
  • oppure tenere l’auto versando appunto il Valore Futuro Garantito.

Come si può ben notare, si tratta di una formula assai flessibile, che prevede più soluzioni in base alle esigenze contingenti del cliente. Il tutto nella finalità di riuscire a ‘fidelizzarlo’ nel corso del tempo e convincerlo a non cambiare marca di automobile. Rileva il fatto che nel solo caso nel quale l’acquirente decida di far valere la formula del Valore Futuro Garantito scatta il definitivo passaggio di proprietà. Insomma, questo Valore rappresenta il prezzo finale di riscatto del veicolo.

I contratti che comportano l’applicazione del meccanismo legato al Valore Futuro Garantito, prevedono delle rate molto piccole, ma bisogna fare attenzione alla maxi rata finale: non tutti sceglieranno di pagarla.

Il fattore ‘tempo’ ha certamente un peso nell’intero meccanismo e, in ogni caso, rileva soltanto il pagamento per l’utilizzo del veicolo. Insomma, non si diventa proprietari della vettura come un tradizionale contratto, ma è pur vero che vi sono da versare le spese di gestione dell’auto, come ad es. RCA; cambio pneumatici; manutenzione ordinaria e straordinaria. Intestataria dell’auto resta una società, solitamente una divisione specializzata della stessa casa automobilistica che la produce.

Ricapitolando, ogni automobilista che intende cambiare macchina, deve sapere che con i vari modelli realizzati da case come Lancia, Mini, Honda, Ford, Fiat, Renault, Volkswagen, Toyota e così via, è pur sempre in gioco la formula del Valore Futuro Garantito, la quale può rappresentare un’occasione da tenere in considerazione, perchè alternativa e vantaggiosa rispetto alla tradizionale compravendita.

Valore Futuro Garantito: per chi è conveniente questa formula?

Nella specifica ipotesi il cliente intenda tenere l’auto perchè convinto dalle sue prestazioni, potrà così versare una maxi rata finale, che – come detto poco sopra – di fatto rappresenta  il prezzo di riscatto del mezzo a quattro ruote. Per questa via, si avrà il definitivo passaggio di proprietà. Tre i passaggi chiave della formula Valore Futuro Garantito, che vogliamo ora rimarcare:

  • il cliente sceglie l’importo del versamento iniziale del valore di fornitura scegliendo la durata del contratto;
  • sulla scorta dell’anticipo e della durata è di seguito stabilito il canone mensile, che permane costante fino alla scadenza del contratto stipulato;
  • alla scadenza è dunque possibile cambiare l’auto, ma nell’ambito dello stesso brand, oppure restituirla senza spese supplementari; oppure decidere se tenerla versando il valore di riscatto corrispondente al Valore Futuro Garantito.

La formula che stiamo analizzando nei suoi aspetti chiave si rivela interessante proprio per coloro i quali non intendono avere oneri di proprietà e per le persone che non sono interessate ad immobilizzare il capitale. Non solo: la formula si farà apprezzare da chi vuole la certezza del Valore Futuro Garantito, alla scadenza del contratto a suo tempo firmato.

Attenzione altresì agli aspetti pratici: infatti, detti finanziamenti Valore Futuro Garantito comportano che la maxi-rata corrisponda al valore del bene alla data finale. Il Valore è di solito garantito dalla casa automobilistica o dal dealer e indicato precisamente nel contratto di finanziamento. Ma è raccomandabile controllare sempre che la clausola in questione sia scritta e certificata nel finanziamento; altrimenti, in alternativa al cliente è offerto un finanziamento a maxi-rata normale, che potrebbe non includere l’opzione di lasciare l’auto al termine del contratto. Anzi, nella prassi capita che il rivenditore confermi a voce il valore futuro, ma in concreto non è scritto da nessuna parte. Quindi occorre sempre fare attenzione.

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Valore Futuro Garantito: un esempio pratico

Abbiamo visto che il VFG è di fatto il prezzo dell’auto dopo un certo numero di anni. Poniamo che il mezzo abbia un valore di 20.000 euro di listino. Il privato automobilista versa 2.000 euro di anticipo. In un secondo tempo, a rate, con tassi differenti, si versano altri 10.000 euro per un quadriennio. Alla fine del periodo di rate, si sa subito (alla firma del relativo contratto) che la macchina avrà un valore di 8.000 euro.

In concreto, abbiamo dunque le tre vie citate. Dopo quattro anni di rate, il cliente versa gli 8mila euro (maxi-rata finale) e si tiene il mezzo a motore. Oppure dà l’auto in permuta per un altro modello appartenente allo stesso marchio.  Altrimenti è anche possibile disfarsi dell’auto, senza nè dare nè avere indietro un euro.

Valore Futuro Garantito: l’offerta di finanziamento I-Plus di Hyundai

Di seguito, prendiamo in considerazione – in sintesi – l’offerta Valore Futuro Garantito della casa automobilistica Hyundai. Nella pagina web ufficiale del sito dell’azienda, si può trovare la promozione Valore futuro Garantito al termine del contratto, con anticipo variabile; rata variabile; tasso fisso e durata fino a 49 mesi.

Hyundai semplifica la procedura in tre distinti step, come di seguito specificato:

  • Scelta del chilometraggio annuo (Urban, Country, Traveller);
  • Individuazione del Valore Futuro Garantito dell’auto Hyundai alla fine del contratto;
  • Definizione di anticipo e rate compatibili con le necessità dell’automobilista.

In maniera chiara, nel sito web ufficiale Hyundai viene sottolineato che al termine del contratto – ossia dopo 25, 37 o 49 mesi – il guidatore sarà libero di sostituire il mezzo; tenere la vettura, saldando o rateizzando il Valore Futuro Garantito; riconsegnare l’auto senza ulteriori oneri.

Inoltre, il finanziamento i-Plus è personalizzabile con alcuni servizi accessori facoltativi, come ad es. la garanzia assicurativa “Soluzione Hyundai” con Valore a Nuovo (Furto e Incendio totale o parziale / Atti Vandalici / Eventi naturali / Cristalli / Kasko Collisione). E la casa automobilistica prevede altresì l’offerta ‘Doppio Zero’, ossia un programma i-Plus con condizioni maggiormente vantaggiose.

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Valore Futuro Garantito: i punti a cui prestare attenzione prima di firmare il contratto

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