Presto cambierà lo standard delle trasmissioni televisive, con luglio che porta già a dover fare i conti con le prime novità. Ecco cosa sta succedendo.
L’ultimo anno ci ha visto cambiare molte nostre abitudini per via delle varie restrizioni volte a contrastare la diffusione del virus. Un periodo storico particolarmente complicato, che ha visto registrare, complice anche il distanziamento sociale, un aumento dell’utilizzo dei vari strumenti tecnologici, come smartphone e computer. Allo stesso tempo, a continuare a ricoprire un ruolo importante nel mondo della comunicazione è la televisione.
Quest’ultima si presenta come un apparecchio presente ormai in quasi tutte le abitazioni, offrendo la possibilità di attingere in modo facile e veloce a un gran numero di informazioni. Viste le sue caratteristiche, quindi, non stupisce che siano in molti a essere interessati ai cambiamenti che riguardano questo apparecchio, come ad esempio il graduale passaggio al nuovo digitale terrestre. Una vera e propria rivoluzione che non passa di certo inosservata, con luglio che porta già a dover fare i conti con le prime novità. Ma cosa sta succedendo? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.
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A partire da settembre 2021 si assisterà allo spegnimento progressivo della codifica MPEG2 a favore dell’AVC, MPEG4. Dal 21 giugno fino al 30 Giugno 2022, inoltre, avverrà il passaggio al DVB-T2 con lo spegnimento delle trasmissioni in DVB-T. A partire da quel momento, pertanto, tutti i dispositivi non compatibili non riceveranno più il segnale.
Ma non solo, a partire da metà luglio si inizia già a dover fare i conti con i primi importanti cambiamenti. Quest’ultimi concernono l’aggiunta o la variazione di alcuni canali. Entrando nei dettagli, le modifiche di metà luglio riguardano sia i Mux regionali che quelli nazionali e la piattaforma satellitare Tivùsat. In particolare il cambiamento interessa:
Per poter vedere tutti i canali, quindi, non bisogna fare altro che risintonizzare il proprio decoder e il gioco è fatto.