Avere la Partita Iva significa guadagnare molto? Non sempre è così ma per alcuni professionisti si parla di cifre importanti…
Chi ne ha una oppure l’ha avuta, probabilmente non ne parlerà in termini lusinghieri. La Partita Iva è un costo, una responsabilità, un impegno. Anche un peso in alcune circostanze. Essere professionisti ha i suoi pro e i suoi contro, che vanno a toccare diverse sfere della nostra vita, da quella economica a quella gestionale. Tuttavia, la Partita Iva non è qualcosa di eccezionale né di raro. Quasi ogni persona che esercita una professione specifica ne possiede una, veicolando i propri guadagni attraverso il sistema di fatturazione.
A questo punto vale la pena di chiederselo: come funziona con le Partite Iva? Quali professionisti guadagnano di più? Il gioco vale davvero la candela anche per i lavoratori, per così dire, in settori meno di prestigio? Una serie di interrogativi ai quali il Ministero dell’Economia, tramite le statistiche Isa del 2020, ha tentato di dare una risposta. Se non altro per capire quali lavori, effettivamente, garantiscano un rientro con la Partita Iva, non solo delle spese.
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Partita Iva, la top dei professionisti che guadagnano di più
I dati sono stati pubblicati il 14 luglio 2021, evidenziando fin da subito quali categorie professionali guadagnano di più. Notai, commercialisti e consulenti. Quindi, sostanzialmente, nessuna sorpresa: sono loro i professionisti con i redditi più elevati, grazie ai guadagni maggiori derivati dal loro lavoro. Nelle ultime posizioni, invece, si attestano agricoltori e allevatori, il cui reddito medio si attesta attorno ai 5 mila euro. Le statistiche del Mef sono state elaborate in relazione ai dati Isa, fra quelli presentati nel 2020. Quindi relativi all’anno di imposta 2019 (prima dell’emergenza pandemica).
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Si diceva, quindi, di notai, commercialisti e consulenti. Si parla di quasi 3 milioni di titolari di Partita Iva e queste categorie professionali viaggiano davanti a tutti. I notai, in particolare, hanno dichiarato un reddito medio pari a 91.200 euro, +36,5% rispetto al 2019. I commercialisti e i consulenti del lavoro, invece, viaggiano su un reddito dichiarato attorno ai 70.600 euro. Quarto posto per i professionisti del settore sanitario: circa 70 mila euro. Seguono architetti e ingegneri, che non arrivano a 45 mila euro. Prima delle ultime posizioni si attestano i professionisti del settore manifatturiero (43.320 euro di reddito medio), servizi (33.130 euro) e commercio (28.140 euro).