DigitalBits apre la strada. Con l’esordio su una divisa ufficiale di una squadra, le criptovalute entrano definitivamente nel mondo della Serie A.
Quando il sipario sulle nuove maglie della Roma è venuto giù sono apparse chiare due cose: l’addio a Qatar Airways, dopo tre anni di collaborazione di prestigio ma senza titoli, e l’accoglimento di una criptovaluta come main sponsor. DigitalBits arriva sulla divisa ufficiale della squadra capitolina, soggetta a un restyling di quelli profondi. Mourinho in panchina, i Friedkin alla loro prima vera stagione alla guida della società e l’ambizione dichiarata di arrivare in alto per restarci. Niente gioie effimere quindi. Un concetto che con le crypto si sposa solo in parte ma in fondo tutto fa gioco.
Va innanzitutto chiarito un passaggio: l’approdo di DigitalBits come main sponsor della Roma ha acceso un riflettore che forse prima non c’era sulle criptovalute nel mondo del calcio. Ma non stiamo parlando di una novità: basti pensare a Crypto.com, sponsor della finale di Coppa Italia. Tuttavia, è innegabile che la comparsa di una blockchain sulla divisa di una squadra di Serie A (prima volta in assoluto) abbia avuto una risonante eco. Un po’ per la giovane età della fondazione (nata nel 2017 in California nell’ambito no-profit), un po’ per quello che significa aprirsi definitivamente al mondo delle monete digitali.
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Abbiamo visto più volte come quello delle criptovalute sia un settore estremamente suscettibile ai cambiamenti. Anche per via di una regolamentazione ancora approssimativa, a farla da padrone sono quasi più gli indirizzi dati dalle oscillazioni di mercato che delle normative finanziarie. DigitalBits, per restare in tema, è un network che si basa sulla crittografia, nel quale per ogni nodo contiene un algoritmo utile a decifrarne i contenuti. La piattaforma in sé, sviluppa app per la gestione di oggetti digitali (anche criptovalute) su blockchain.
DigitalBits può essere usata anche dai brand, utilizzando sia i token che Nft (non-fungible token), particolarmente in voga in questo momento. Per quanto riguarda DB, il token è Xdb, usato per la gestione delle transazioni fra differenti oggetti digitali, soprattutto micropagamenti. DigitalBits, al momento, stando ai dati CoinMarketCap si piazza al 358esimo posto fra le valute digitali, con un +60% nel proprio valore (0,8192 attuale) a seguito dell’annuncio delle nuove maglie della Roma. Tanto per rendere l’idea della suscettibilità delle crypto, prima dell’annuncio la posizione era la 6.577esima.
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La sponsorizzazione parte da lontano. Sulla pagina DigitalBits.io/asroma/, viene precisato: “Presented by Zytara”, ovvero la fintech che agisce fra gli appassionati di e-sport e opera su una piattaforma di digital banking. Tuttavia, nel caso della Roma, l’interesse sembra più orientato sui fan token, ovvero vere e proprie monete digitali che possono essere impiegate in diversi ambiti. Ad esempio, per scegliere la livrea del bus societario, ogni fan ha potuto impiegare un token, di fatto acquisendo un diritto. I suoi, la società capitolina li distribuisce attraverso socios.com.