La cara vecchia tv è ormai un lontano ricordo. Tanti elementi lasciano ipotizzare un collasso più vicino che mai.
Negli ultimi anni il mondo dell’intrattenimento ha subito una rivoluzione senza eguali. La vecchia struttura alla quale da utenti finali eravamo abituati è di fatto svanita, un numero, comunque considerevole di canali a disposizione dai quali attingere i nostri contenuti preferiti, secondo però le indicazioni e, di fatto, il volere delle grandi aziende televisive. Oggi, o meglio da qualche anno, tutto è cambiato, e tutto si appresta a cambiare ancor nel giro di pochi anni.
Nel giro di pochi anni, abbiamo assistito dunque ad un capovolgimento del ruolo dell’utente finale. Non più colui che di fatto subisce la programmazione, ma colui che la determina. L’entrata in scena delle piatta forme on demand , Netflix, Priime Video ecc, ha di fatto innescato un corto circuito rispetto a quelli che sono stati per anni i canoni di riferimento dell’apparato di intrattenimento fino a quel momento conosciuto. Il resto è storia.
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La tv ha i giorni contati: qualcuno potrebbe decidere di staccare per sempre la spina
Ormai, al giorno d’oggi è sempre più raro che qualcuno si metta davanti alla tv a fare zapping, sperando di trovare il contenuto per lui più congeniale. Oggi, almeno nella maggior parte dei casi, ci si siete sul divano, si accende la tv e si sa già cosa si andrà a guardare, perchè le piattaforme streaming che vanno per la maggiore, hanno compreso che la chiave del futuro dell’intrattenimento sta nella possibilità di scegliere, di confrontarsi con i propri gusti, con le proprie esigenze, determinare attraverso la propria scelta i prodotti che verranno.
Il numero di telespettatori per quella che è definita la tv generalista cala, e con essa calano i proventi per le aziende derivanti dalle sponsorizzazioni. La pubblicità, la cara vecchia anima del commercio televisivo. Certo, una sorta di zoccolo duro della vecchia tv persiste, a da ancora a queste aziende la possibilità di sopravvivere, ma fino a quando? Fino a quando il programma alla vecchia maniera potrà competere con la serie tv di livello mondiale? Fino a quando i budget della tv classica derivanti da tutto ciò che oggi è in crisi potranno essere competitivi?
La soluzione per quelle aziende in crisi sarebbe quella di guardare avanti, di fondersi con il futuro, per evitare una fine ormai annunciata. Dall’altra parte gli utenti, i telespettatori. L’ultima parola spetta sempre a loro, questo è evidente. Sono e saranno loro a decidere le sorti della vecchia scatola nera. Il futuro è oggi, ormai non c’è più tanto tempo da perdere.