Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha annunciato dei cambiamenti per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. Vediamo quali nel dettaglio
Il Reddito di Emergenza così come è stato concepito è destinato a durare ancora poco. Il Governo Draghi infatti ha in mente delle soluzioni per migliorarlo e renderlo più funzionale per i cittadini.
Lo strumento ideato con tutte le migliori intenzioni di questo modo aveva come obiettivo quello di abolire la povertà. La sua evoluzione però non ha portato agli effetti sperati e per questo il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha sottolineato la necessità di fare degli accorgimenti.
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Questi i punti che secondo l’onorevole potrebbero dare nuova linfa al RDC:
Decisamente più drastico Matteo Renzi, il quale vuole attuare una raccolta firme per l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza così come elaborato dal Movimento 5 Stelle. Orlando però non vuole seguire questa strada. A suo avviso il beneficio non va abolito, ma solo rimodulato e trasformarlo realmente in un veicolo volto a favorire l’occupazione.
Con tutta probabilità entro il termine del 2021 saranno messi da parte i navigator. Il ministro ha riconosciuto le loro competenze e i loro meriti per aver superato le prove di selezione e al contempo ne ha sottolineato l’impiego non consono alla loro assunzione.
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L’altra faccia della medaglia è quella di Luigi Di Maio, uno dei principali fautori del Reddito di Cittadinanza. A suo parere soprattutto alla luce del periodo attuale si tratta di uno strumento fondamentale per sostentare le persone. Attraverso il suo profilo Facebook ha risposto ai detrattori: “Non è elemosina, sta aiutando milioni di italiani”.
La questione è spinosa e la sensazione è che non se ne verrà a capo a breve, visti i forti dissidi tra le varie parti in causa.