Ecco chi sono i più ricchi e i più poveri per il Fisco, in base ai dati resi noti dal dipartimento delle Finanze.
L’ultimo anno è stato segnato dall’impatto del coronavirus che ha portato con sé delle ripercussioni negative dal punto di vista economico, con molti imprenditori che hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività. Una situazione che porta molte famiglie a dover fare i conti con una difficile gestione del bilancio famigliare. Se tutto questo non bastasse, il mercato del lavoro è in continuo cambiamento, con molte professioni e mestieri destinati a scomparire nell’arco di soli dieci anni.
Proprio in tale ambito, a giocare un ruolo di certa rilevanza, sono senz’ombra di dubbio i guadagni. Gli stipendi, infatti, risultano differenti da una categoria lavorativa all’altra, con alcune attività che consentono di guadagnare di più rispetto ad altre. A tal proposito hanno destato particolare interesse i dati resi noti dal dipartimento delle Finanze, da cui emerge chi sono i più ricchi e i più poveri per il Fisco.
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Lavoro, la disparità è nei guadagni: i più ricchi sono i notai
Stando ai dati del dipartimento delle Finanze è possibile notare come i notai continuano ad essere i più ricchi, mentre agricoltori, allevatori e pescatori sono le attività meno redditizie. È questo, infatti, quanto emerge dai dati delle pagelle fiscali 2020, anno d’imposta 2019, che ancora non risentono, pertanto, dell’impatto del Covid sull’economia.
Grazie ai dati diffusi dal dipartimento delle Finanze è possibile evincere che il reddito medio è di 38.340 euro. I più ricchi, come già detto, i notai, che dichiarano ben 91.200 euro. A seguire le attività professionali di consulenza, che comprendono anche commercialisti, consulenti del lavoro e altri intermediari, che registrano redditi medi pari a 70.600 euro. Circa 1.000 euro in media in più rispetto a coloro che lavorano in ambito sanitario. L’ingrosso di macchinari e attrezzature registra un dato medio pari a 54.500 euro.
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Sotto i 15 mila euro di reddito medio annuo, inoltre, stando alle pagelle fiscali troviamo gli allevatori, con un importo medio dichiarato di 5.100 euro. Poco più sopra gli agricoltori, con un importo medio dichiarato di 5.900 euro. La categoria “pesca, piscicoltura e servizi connessi”, invece, raggiunge i 9.400 euro. Tra coloro che registrano il reddito medio più basso anche gli ambulanti, che si fermano a quota 14.800 euro.