A pochi giorni dallo stop del cashback cresce la paura di un mancato o errato accredito della somma spettante. Il ricorso è l’arma nelle mani del contribuente per risolvere eventuali problematiche.
Il 30 giugno 2021 è stato l’ultimo giorno del cashback prima di una pausa di sei mesi. Lo stop previsto dal Decreto numero 99 non impedirà, comunque, di procedere con l’erogazione dei rimborsi promessi ai cittadini che hanno svolto correttamente le transizioni elettroniche nel primo semestre 2021.
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La data di erogazione del denaro è slittata da un tempo limite di due mesi entro la fine del semestre fino al mese di novembre dell’anno in corso. In questo lasso temporale crescerà la tensione per i cittadini in relazione alla possibilità di non ricevere l’accredito o di ricevere meno del dovuto. Per prepararsi adeguatamente a questa possibilità è bene conoscere lo strumento nelle mani dei contribuenti, il ricorso.
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Qualora i cittadini rilevassero un’incongruenza tra le transazioni elettroniche eseguite nel primo trimestre 2021 e la somma rimborsata dallo Stato potrebbero procedere con un ricorso. Il reclamo dovrà essere effettuato accedendo al portale Consap ed entrando nell’apposita sezione dedicata proprio alla verifica delle operazioni.
Il cittadino dovrà procedere con la registrazione al sito per poi inoltrare la richiesta di controllo specificando le motivazioni a supporto del ricorso. E’ fondamentale che le transazioni siano state effettuate correttamente e riconosciute dall’App Io altrimenti Consap non potrà intervenire in alcun modo.
Il reclamo per il mancato o l’errato accredito dell’importo del cashback dovrà essere inoltrato entro sei mesi dalla data di scadenza del periodo di riferimento. Superando questo specifico periodo si perderà ogni diritto di rimborso del cashback.
L’erogazione del denaro non avverrà allo stesso momento per tutti i cittadini. Alcune persone potrebbero già averlo ricevuto, altre dovranno attendere fino al mese di novembre. L’importante è che una volta riconosciuto l’errore si proceda immediatamente con la presentazione del ricorso.
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L’invio della domanda prevede una procedura semplice e veloce. Il cittadino accedendo al portale Consap visualizzerà dei quesiti a cui dovrà rispondere per completare il reclamo. In più, sarà necessario allegare copia del documento di identità in corso di validità per ufficializzare il ricorso. L’alternativa è procedere con la firma digitale.
Al ricorso è possibile allegare tutta la documentazione relativa alle transizioni elettroniche effettuate (ad esempio gli scontrini del Pos o altre ricevute significative) per dimostrare la validità della propria richiesta. Solo in questo modo si potrà ottenere quanto promesso ovvero il rimborso del 10% sulle spese effettuate nel primo semestre 2021 con pagamento elettronico per un numero minimo di 50 transazioni.