Un pesce che mangiamo con una certa frequenza seppur ricco di benefici può avere anche delle ripercussioni negative: vediamo di quale si tratta
Inserire il pesce nella propria dieta è sicuramente una pratica giusta ma come per ogni alimento è bene non esagerare. Spesso ad esempio soprattutto per via dello stile di vita frenetico imposto dalla società contemporanea ci lasciamo andare al consumo di prodotti rapidi da mangiare e che non comportano un processo di cottura particolare.
Uno su tutti è il tonno, che rappresenta una delle migliori fonti acidi grassi omega-3 biologicamente attivi. Si tratta inoltre di un grasso antinfiammatorio e in parte benefico per il cuore e dà un ottimo apporto in termini di proteine.
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I pro sono naturalmente molti e probabilmente più conosciuti, mentre le controindicazioni non sono troppo “pubblicizzate”. Una su tutte è l’avvelenamento da mercurio, che anche se presente in piccole quantità è comunque nocivo.
Il tonno bianco in scatola a differenza di altri pesci come acciughe e salmone ha al suo interno dei livelli molto più alti di mercurio. Un’esposizione eccessiva può provocare delle conseguenze con cui alla lunga non è consentito scherzare.
Ad esempio può causare ritardi nello sviluppo e nella crescita dei bambini e sfociare in problemi cognitivi. Per questo le donne in gravidanza non devono ingerirne troppo. Il cervello del nascituro assorbe rapidamente qualsiasi genere di nutriente.
Altro aspetto a cui prestare attenzione è quello della fertilità. Secondo gli studi di settore c’è una correlazione tra il sopracitato metallo e i danni della funzione riproduttiva. In particolar modo quando si sta cercando di procreare, sarebbe meglio evitare il tonno ed optare magari per il salmone.
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Ultimo ma non per ordine di importanza è l’effetto sulla pressione sanguigna. Il mercurio infatti è uno dei principali fattori scatenanti dell’ipertensione. Ma non è tutto. Si può incorrere anche in livelli elevati di colesterolo e aumentare il rischio di infarto. Dunque, è bene non abusare del tonno in scatola, che seppur buono, pratico e rapido non è propriamente salutare.