Quali sono le malattie riconosciute dall’Inps che danno diritto alla pensione di invalidità? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.
La pensione di invalidità è una prestazione economica che viene erogata dall’Inps a favore di quei soggetti a cui viene riconosciuta una inabilità lavorativa e che si trovano in stato di bisogno economico. Una volta accertato il diritto ad accedere a tale forma di aiuto, quindi, l’istituto previdenziale provvede a erogare 287,09 euro al mese per un totale di 13 mensilità. A tal proposito ricordiamo che, in alcuni casi, è possibile beneficiare di una maggiorazione che consente di ottenere fino a 651,12 euro al mese.
Questo è possibile grazie alla cosiddetta maggiorazione sociale, o aumento al milione, che può essere applicato a tutti gli emolumenti inferiori al vecchio milione di lire. A prescindere dall’importo, spesso al centro dell’attenzione in quanto considerato troppo basso, è bene sapere quali sono le patologie che permettono di accedere a tale misura. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
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Come già detto, le persone affette da patologie congenite o acquisite, che vanno a ridurre la loro capacità lavorativa, hanno diritto ad ottenere l’assegno di invalidità. A tal fine deve essere accertata l’effettiva difficoltà del soggetto a svolgere le attività quotidiane, con la malattia invalidante che viene anche quantificata in percentuale, così come previsto dalla legge. Solo in questo modo, infatti, è possibile accedere alle varie agevolazioni.
Entrando nei dettagli, tra le malattie riconosciute dall’Inps si annoverano:
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Oltre alle patologie appena elencate, ricordiamo che è possibile ottenere l’assegno di invalidità anche in caso di cecità e sordità. I ciechi assoluti, oltre a tale forma di aiuto economico, hanno diritto anche ad un assegno di accompagnamento. I sordi, oltre all’assegno di invalità, hanno diritto ad ottenere un’indennità di comunicazione, indipendentemente dall’età e dalle condizioni reddituali.