La nota banca Intesa San Paolo propone StudioSì, un interessante prestito a favore degli studenti universitari. Vediamo come funziona e perché conviene a chi intende svolgere il percorso che porta alla laurea.
Tutti conoscono o avranno già sentito parlare di Intesa Sanpaolo, ossia un istituto bancario italiano tra i più noti nella penisola. Esso ha una storia relativamente recente, essendo operativo dal primo gennaio 2007 grazie alla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI. Oggi tra le sue numerose proposte ed offerte compare anche StudioSì, Fondo Specializzazione Intelligente, ossia un prestito rivolto specificamente agli studenti per i loro percorsi di istruzione terziaria in Italia o all’estero.
Anticipiamo che StudioSi – Fondo Specializzazione Intelligente consentirà di poter avere fino a 50mila euro a tasso zero per i propri studi post diploma scolastico. Attenzione però: detta erogazione non sarà potenzialmente rivolta alla generalità degli studenti di ateneo, ma soltanto agli studenti universitari del Sud Italia o a quelli che sono iscritti negli atenei del Mezzogiorno. Di seguito i dettagli su questo interessante prestito.
Intesa San Paolo costituisce uno dei maggiori gruppi bancari a livello europeo, potendo vantare una capitalizzazione di mercato pari a circa 45,3 miliardi di euro, secondo i dati aggiornati a giugno 2021. L’istituto persegue la finalità primaria di sostenere l’economia nei Paesi in cui è presente e attivo, soprattutto in Italia, in cui è anche impegnato nell’essere un punto di riferimento sul piano della sostenibilità e responsabilità sociale e culturale.
Oggi, il Gruppo Intesa Sanpaolo è ai vertici in Italia in tutti i settori di attività – vale a dire retail, corporate e wealth management. Sono numeri importanti quelli che l’istituto può evidenziare, giacchè esso offre i propri servizi a 13,5 milioni di clienti, sfruttando una rete di circa 4.700 sportelli localizzati in lungo e in largo su tutto il territorio nazionale. Le quote di mercato sono significative in quasi tutte le regione italiane: non meno del 12%. Ma Intesa Sanpaolo è presente anche a livello internazionale e non soltanto interno. Infatti all’estero ha circa un migliaio di sportelli e più di 7 milioni di clienti. Ci riferiamo alla aree dell’Europa centro-orientale, del Medio Oriente e del Nord Africa. Non deve stupire che Intesa San Paolo sia radicata anche in quelle zone in cui c’è una maggiore attività delle imprese italiane, come ad es. Stati Uniti, Brasile, Russia, India e Cina.
Se questi sono in numeri, l’ampiezza delle offerte del Gruppo è del tutto ovvia, con soluzioni adatte per le esigenze di ciascuno. Ed ora anche gli studenti universitari possono contare su un finanziamento ad hoc, finalizzato ad agevolare il percorso di studi, dal punto di vista economico.
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Come accennato, StudioSi- Fondo Specializzazione Intelligente consiste in una interessante opportunità di prestito d’onore, che si potrà domandare ed ottenere presso Intesa Sanpaolo. Tramite esso, si potrà avere una corposa cifra, erogata a tasso zero per i propri studi finalizzati alla laurea. Tale prestito, però, non sarà rivolto alla generalità degli studenti universitari, ma soltanto a coloro che hanno determinate caratteristiche (a breve i dettagli).
La somma che si potrà ottenere è pari ad un massimo di 50 mila euro si potrà sfruttare per coprire le spese dei master; le scuole di specializzazione; i corsi di laurea magistrale e quelli di laurea a ciclo unico. Al termine del percorso di studi, l’interessato valuterà con calma come restituire la somma ottenuta quando era studente. Flessibilità insomma è la parola d’ordine anche per tale tipologia di finanziamento.
Come si può trovare indicato anche nel sito web ufficiale della banca, si tratta di un prestito elastico e per restituire l’importo dovuto, rate e durata si adattano sempre alle esigenze del cliente. StudioSi è riconducibile al fondo del Pon – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione – del Ministero dell’Università e delle Ricerca. Detto fondo è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e sostiene chi è residente nel Sud Italia e gli iscritti negli atenei di Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo e Basilicata.
Sono insomma individuate delle regioni ‘target’ del PON, ossia aree in cui è maggiormente rilevante la necessità di supportare la gioventù nel percorso di formazione universitaria e nelle correlate spese. Inoltre, detti finanziamenti sono prestiti d’onore erogati senza bisogno di garanzie personali o terzi garanti, a condizioni vantaggiose (tasso zero), finalizzati a sostenere spese di iscrizione e le spese vive connesse allo studio.
Detto Fondo StudioSì non implica alcun tipo di garanzia specifica ed è assegnato da BEI – Banca Europea per gli Investimenti – a tasso zero (TAN= 0,00% e TAEG= 0,00%) per tutta la sua durata. Il progetto, anche denominato “per Merito Fondo StudioSì” accompagna insomma lo studente nel proprio percorso di studi in ateneo e si sviluppa in tre fasi. Eccole di seguito:
• “Durante i tuoi studi”: se lo studente è in possesso dei requisiti previsti, potrà appoggiarsi su un conto corrente, con concessione di una apertura di credito della durata massima di 2 anni. Se lo studente conserva i requisiti, saranno messe a disposizione delle somme di denaro in più tranche. Esse saranno sfruttabili in tutto o in parte senza alcun vincolo di utilizzo (ad es. per pagare l’affitto dell’alloggio, le rette universitarie, libri ecc.);
• “Al termine degli studi”: lo studente può concentrarsi nella ricerca di un lavoro prima di cominciare a rimborsare le somme sfruttate per finire gli studi. In altre parole, l’ex studente ormai laureato potrà contare su un cd. “periodo ponte” di due anni: in detta fase non saranno ottenute ulteriori tranche, ma anche lo studente non dovrà ancora restituire nulla. Tuttavia, Intesa San Paolo consente all’interessato di non beneficiare del periodo ponte ed iniziare a rimborsare immediatamente al termine degli studi.
• “Dopo il periodo ponte”: il destinatario del prestito per gli studi universitari dovrà infine restituire alla banca le somme usate, scegliendo la modalità di rimborso tra le due alternative:
Dopo il periodo ponte, sarà possibile sfruttare il meccanismo delle rate mensili e la possibilità di scegliere la durata del piano di rimborso. Ma attenzione perchè la durata del piano di rimborso scende a 10 anni se non è conseguito il titolo di studio accademico.
Sopra abbiamo detto che StudioSì – Fondo Specializzazione Intelligente si rivolge agli studenti residenti nel Mezzogiorno o frequentanti una Università o Politecnico ubicata in una di quelle regioni. Ebbene, per accedere concretamente a questa opportunità, sarà sufficiente provare i seguenti elementi:
Di seguito elenchiamo i requisiti essenziali che lo studente deve avere per ottenere il finanziamento tramite Intesa San Paolo.
• regolare pagamento della retta universitaria;
• raggiungimento dell’80% degli esami o in alternativa di 20CFU/CFA (CreditiFormativi
Universitari/Accademici) previsti nell’anteriore semestre accademico.
Attenzione però: nel regolamento si precisa che se il proprio piano di studi non comporta esami semestrali ma solo annuali, sarà certificato soltanto il regolare pagamento
delle rette universitarie. E per le università straniere che comportano elementi di valutazione diversi da CFU/CFA sarà compiuta una valutazione corrispondente.
Ricordiamo altresì che il possesso di detti requisiti sarà oggetto di controllo da parte di un Ente Certificatore Terzo in accordo con la banca, sia alla data della richiesta del prestito sia nel corso degli studi universitari. Va da sè che la certificazione dei requisiti di accesso è obbligatoria per poter sfruttare il “Fondo StudioSì Specializzazione Intelligente” e per conseguire così la prima tranche.
E per quanto attiene la certificazione dei requisiti di mantenimento, essi sono in pratica gli stessi sopra indicati, i quali debbono essere mantenuti nel tempo, per ottenere le tranche successive alla prima.
A questo punto, vediamo di fare chiarezza circa gli importi disponibili grazie a StudioSì – Fondo Specializzazione Intelligente. Nel sito web ufficiale di Intesa San Paolo si può trovare indicato che l’importo richiesto dovrà essere la somma di:
• tasse universitarie annuali, ossia moltiplicate per due se la richiesta copre il biennio;
• costi di sostentamento 10.000 euro, ossia moltiplicate per due se la domanda copre il biennio.
Attenzione però: gli importi richiesti saranno sempre verificati dall’Ente Certificatore Terzo anche con l’università. In ogni caso, l’importo totale nel complesso, per tutta la durata, non potrà oltrepassare i 50.000 euro; e la cifra desiderata sarà messa a disposizione non tutta assieme, ma in tranche semestrali o annuali in relazione alla specifica tipologia di corso frequentato dallo studente.
Sintetizzando, abbiamo che per università in Italia e estero e Scuole di Specializzazione:
• importo minimo: 5.000 euro – massimo 50.000 euro (con multipli di € 1.000) versati in tranche semestrali per la durata totale di un biennio (fino a 4 tranche totali);
mentre per i Master:
• a scelta tra € 10.000, € 15.000, € 20.000, € 30.000, € 40.000, € 50.000 versati in tranche annuali per la durata massima di un biennio (fino a due tranche totali).
Gli studenti possono presentare online le proprie candidature, seguendo una procedura ad hoc. La domanda di finanziamento, sulla base delle loro necessità, potrà essere fatta nei confronti di un unico operatore finanziario: Intesa San Paolo (o anche Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea).
E’ chiaro che gli operatori finanziari valuteranno e selezioneranno le domande ammissibili al finanziamento; per poi eventualmente sottoscrivere un contratto ad hoc con lo studente. Infine verseranno le risorse in tranche periodiche.
Ricapitoliamo ora le caratteristiche chiave del finanziamento in oggetto:
In molti si potrebbero domandare che succede di fatto una volta completati gli studi. Ebbene, al termine degli studi lo studente che ha potuto contare su tale tipologia di prestito d’onore, otterrà un’apposita comunicazione che avviserà della prossima scadenza dell’apertura di credito.
Dalla citata scadenza comincerà a decorrere il menzionato periodo ponte di 2 anni. Dopo questo periodo, l’interessato dovrà restituire l’importo che ha sfruttato, essendo pur sempre un prestito in gioco. Lo ribadiamo: si può comunque scegliere di non beneficiare del periodo ponte e pagare subito il debito al termine degli studi.
Alla fine del periodo ponte l’interessato dovrà andare in filiale con la documentazione che comprovi la positiva conclusione del percorso formativo, con l’ottenimento del titolo. Di seguito, l’interessato potrà optare per la modalità di rimborso preferita:
• rimborso in un’unica soluzione;
• rimborso misto: si può infatti anche diminuire il debito verso la banca grazie ad un versamento e rimborsare poi la restante parte con un prestito personale, a tasso zero, della durata massima di un ventennio. Ciò chiaramente comporterà la possibilità di avere rate contenute. Nel caso in cui lo studente non ottenga – entro la scadenza del periodo ponte – il titolo o la documentazione che attesti la positiva conclusione del percorso di studi – tranne i casi di grave impedimento (ad esempio, gravi malattie o infermità), la durata potrà essere abbassata fino a 10 anni;
• rimborso con prestito personale: a tasso zero per l’intera durata del prestito personale. Si può scegliere la durata massima di 20 anni che consentirà di avere rate di importo basso. Nel caso non sia possibile ottenere, entro la scadenza del periodo ponte, il titolo di studio o la documentazione che comprovi il buon esito del percorso – e salvo i casi di grave impedimento (ad esempio, gravi malattie o infermità) – la durata del piano di rimborso potrà calare fino a 10 anni.
In conclusione, riportiamo alcuni documenti interessanti, in relazione alla richiesta di questo particolare prestito d’onore:
Fondo StudioSì Specializzazione Intelligente – Guida all’uso