Bonus Matrimoni 2021: spese detraibili, come richiederlo e qual è l’importo

Il Bonus Matrimoni 2021 è un incentivo previsto per le coppie che decidono di ufficializzare la propria unione. Vediamo in cosa consiste e quali sono i requisiti per poterlo ottenere

Bonus matrimoni 2021
Fonte Pixabay

Il calo dei matrimoni era già piuttosto evidente prima della pandemia, poi con l’avvento del covid e i vari restringimenti hanno conosciuto una fase di blocco totale. Adesso che sembra stia tornando pian piano la normalità sono riprese anche le cerimonie nunziale.

Per chi non lo sapesse, in questa precisa fase storica, convolare a nozze comporta un bonus di non poco conto, che aiuta le coppie in procinto di dirsi il fatidico sì. Si tratta di un assegno per congedo matrimoniale erogato come prestazione previdenziale dall’Inps.

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Bonus Matrimoni 2021: a chi spetta

Viene concesso ad entrambi i coniugi sia per il matrimonio civile sia per quello religioso entro 30 giorni dalla data del grande evento. Quindi è bene subito fugare ogni dubbio, il compenso non riguarda solo il matrimonio in chiesa. 

Ulteriori assegni per il congedo matrimoniale sono previsti solo per persone vedove, divorziate e sciolte da unioni civili. In questa fase il lavoratore conserva anche il diritto all’assegno per il Nucleo Familiare. 

Bonus Matrimoni 2021: requisiti

Andando nello specifico delle categorie di lavoratori per cui è previsto il suddetto ammortizzatore sociale, spetta agli operai, apprendisti a domicilio, ai dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative.

Devono essere titolari di un rapporto di lavoro di almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti al matrimonio. Inoltre è previsto per entrambe le parti che non siano dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative con qualifica di impiegati, apprendisti o dirigenti.

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Bonus Matrimoni 2021: importo e domanda

Per quanto concerne l’importo del bonus previsto per gli sposi nell’anno 2021 varia a seconda della categoria di lavoratori a cui si appartiene. È pari a 7 giorni di retribuzione per gli operai apprendisti, a sette giornate di guadagno medio giornaliero per i lavoratori a domicilio ed otto giorni di salario  medio per i marittimi.

La domanda va effettuata gratuitamente presso il Patronato Inpas-Confsal e va presentata al proprio datore di lavoro non oltre i 60 giorni dalla data prescelta per il matrimonio religioso o per l’unione civile.

Diverso il discorso per i disoccupati, che devono rivolgersi all’Inps entro 1 anno dalla celebrazione. Non si può cumulare con la Naspi e con prestazioni inerenti malattia, maternità o cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Può invece essere accorpato con l’indennità per l’Inail per l’infortunio sul lavoro.

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