Non sempre l’assegno di pensione è sufficiente a garantire il welfare domestico. Tuttavia, le soluzioni per vivere perlomeno tranquilli ci sono.
Succede fin troppo spesso che, una volta arrivati alla pensione, ci si trovi a dover fare i conti con un assegno per nulla in grado di garantirci la sopravvivenza. Eppure sembra un paradosso: dopo anni di contributi versati, di lavoro e di sudato riposo, l’assegno potrebbe non bastare a farci stare tranquilli. E questo accade di frequente, specie quando a percepire la pensione sono delle persone molto anziane o magari coloro che prendono la reversibilità del coniuge deceduto. E’ vero anche il contrario, con molte famiglie che fanno grosso affidamento sulla pensione dei nonni. Ma diciamo che questo non toglie nulla al dramma di chi non ce la fa.
E allora, visto che gli assegni tante volte scendono sotto i 1.000 euro al mese, occorre ricalcolare la nostra vita in base a quello che ci consente l’assegno percepito. Tuttavia non è impossibile. Organizzare le spese (salvo imprevisti) diventa essenziale ogni qualvolta si percepisca un compenso basso. E anche questo accade spesso, specie fra i giovani. Come compensare il tutto quindi? Conoscere qualche trucco può cambiare parecchie cose nella vita quotidiana.
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Pensione bassa, i consigli per evitare l’affanno a fine mese
Come detto, il ridimensionamento del tenore di vita è inevitabile. Il controllo delle utenze, ad esempio, rappresenta una di queste variabili. Valutare il proprio gestore, magari optando per un cambio se si incontra un’offerta più conveniente. Ma anche limitare gli sprechi domestici può essere un primo passo, così da limitare le spese in bolletta quando le fatture si presentano nella buca delle lettere. L’organizzazione delle utenze in fasce orarie potrebbe essere in questo senso una buona opzione, sia per la luce che per il gas. Inoltre, per restare alle spese, farsi un piano per quelle primarie (come la spesa al supermercato) può essere utile. Le offerte diventano importanti, così come l’acquisto in base al necessario. E, naturalmente, accantonare le spese non necessarie o secondarie.
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Un budget (anche piccolo) per far fronte agli imprevisti è sempre buona regola. Per questo diventa importante limitare le spese secondarie ed eseguirne di mirate e precise senza strafare. Può capitare di attraversare un momento di bisogno economico e, per questo, un assegno pensionistico basso non consente poi chissà quale volo pindarico. Meglio rinunciare a un abbonamento tv o a una rivista piuttosto che trovarsi a dover gestire il tutto con il solito (basso) assegno di pensione. Prevenire è sempre meglio che curare.