Quasi tre milioni di famiglie pronte a ottenere il bonus sotto forma di sconto in bolletta. E la procedura, stavolta, è estremamente semplificata.
Lo sconto in bolletta è sempre una buona notizia, per qualunque ragione arrivi. Ancora meglio se la riduzione delle spese arriva in una condizione comune di disagio economico generale, come quella portata dalla pandemia. Chiaro che, nel periodo di lockdown, il costo delle utenze è lievitato per un maggiore consumo. Lo stay-at-home, da questo punto di vista, non ha favorito nessuno, nemmeno con la politica dei bonus a supporto del welfare domestico. Tuttavia, con l’arrivo di luglio, l’agevolazione prende la forma del bonus sociale sulle bollette, volto proprio a chi si trova a dover fronteggiare la nuova risalita dei consumi in condizioni economiche precarie.
Si tratta in realtà di un’agevolazione attesa già dal mese di gennaio ma rimandata a oltranza a seguito della revisione dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), richiesta dalla revisione del Garante per la privacy. Ora, però, sembra essere tutto in regola e lo sconto in bolletta cade proprio nel mese potenzialmente più soggetto all’utilizzo delle utenze domestiche. La parola chiave è condizionatore ma anche altri elettrodomestici possono contribuire a rendere più salate le bollette dell’estate.
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Non sarà difficile accedere allo sconto in bolletta. Basterà la compilazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e la decurtazione sarà applicata in automatico, senza inoltrare alcuna richiesta. Un superamento, di fatto, del precedente bonus su richiesta, che snellisce in modo decisivo le pratiche di accesso all’agevolazione. Negli anni scorsi, proprio la burocrazia aveva limitato la fruizione di un bonus che, conti alla mano, potrebbe riguardare quasi 3 milioni di famiglie. Per quanto riguarda il reddito, i beneficiari non dovranno possederne uno, dichiarato in Isee, superiore a 8.265 euro. Per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico, l’indicatore di riferimento non dovrà indicare cifre superiori a 20 mila euro. Via libera anche per i titolari di Reddito o pensione di cittadinanza, a patto di avere attiva una fornitura di utenze domestiche. La durata complessiva del bonus sociale è di 12 mesi.
Niente più domande via Caf o al Comune di residenza quindi. L’Inps si farà carico di inviare automaticamente i dati al Sistema informativo integrato (Sii) dell’Acquirente unico, così da favorire l’accesso allo sconto in bolletta senza produrre ulteriore documentazione che non sia la Dsu. I dati verranno trasmessi tramite collegamento client s-FTP, così da tutelare la privacy degli utenti attraverso la crittografia e la firma digitale. Qualora vengano rispettati tutti i requisiti, lo sconto verrà applicato direttamente in bolletta. In caso di fornitura centralizzata, alle famiglie verrà riconosciuto l’intero importo una volta l’anno. Assegno circolare, invece, in caso di bonus idrico. Per il gas si tratterà di un bonifico domiciliato, intestato alla persona che ha compilato la Dsu. Per il ritiro dell’importo, arriveranno comunicazioni specifiche.